ma ci sei o ci fai ?
uno stato, se controlla il suo istituto di emissione - perché, in democrazia, di solito si tratta di entità indipendenti, et pour cause - ad ogni ampliamento della base monetaria deve ampliare anche il patrimonio a garanzia;
le garanzie sono patrimonio pubblico - riserve auree e demanio - e patrimonio privato - la ricchezza dei cittadini, tassabile;
altrimenti, ad ogni ampliamento della base monetaria corrisponde un pari deprezzamento della valuta stessa, sia come potere d'acquisto interno, sia in termini di tasso di cambio, perché, restando invariata la ricchezza acquistabile con quella moneta, vi è più quantità di questa in circolazione;
lo capirebbe anche un bambino delle elementari;
tu no
alla parola debito, corrisponde quella di prestito, credito, cioè fiducia da parte di un soggetto che presta il suo denaro - cioè, rinuncia alla disponibilità delle sua ricchezza, in cambio di una somma maggiore differita nel tempo;
ma dove trovi qualcuno che ti presti dei soldi sapendo che non avrà interessi, ma non riavrà indietro nemmeno il capitale ?
solo tu puoi credere alle favole, kazzenger kazzenger kazzenger...
è ovvio che l'ampliamento della base monetaria a debito implica la promessa a chi compri quel debito di restituire la ricchezza suppletiva richiesta attingendo a quel patrimonio, pubblico o privato; cioè, vendere il Colosseo, o tassare i cittadini; altro modo non c'è.
tranne che per le capre, s'intende.