compagno di uni, raccontava le sue prodezze:
ohe, la più grezza con cui son sta'o, l'era di Brozzi; una volta mi fece: oh nini, tu c'hai di morto a venire ?"
vantava anche le sue frequentazioni nigeriane zona Osmannoro…
vedi, è esattamente questo il punto:
la prostituzione è sempre stata lo "sfogo" - maschile, ovviamente; il corrispettivo femminile, solo per donne ardimentose, sono le corna - che consente la preservazione del matrimonio disfunzionale e dei suoi sottintesi di potere in termini di scambio e conservazione;
perché quella situazione che descrivi implica un impasse comunicativo, una disfunzione, originaria o sopravvenuta, che implica problemi anche fuori dal sesso;
se, per ipotesi di scuola, immaginassimo un mondo in cui il sesso si è educati a pensarlo e viverlo ordinariamente come l'uscita in amicizia, che non è motivato in partenza altro che dal piacere di quella relazione, difficilmente si arriverebbe ad un mancato confronto e a circostanze di drammatica assenza di comunicazione;
quelle si verificano quando ci si abitua a rimuovere, perché si affida a quella rimozione - descritta come "dovere coniugale" - il conseguimento di un obiettivo diverso nella relazione, in genere indipendente dalla partecipazione altrui: uno status psicologico o materiale che diventa confortevole, ma a quel prezzo; una nevrosi, la paura, il conformismo sociale, il rapporto col proprio ambiente, ecc...