faccio solo notare una questione - matematica, poco intuitiva ma di rilievo pubblico, davvero oggetto di una questione "morale":
per la legge delle utilità attese, l'utilità, il Bene comune, è maggiore quanto più è ampio il bacino di pescaggio delle competenze: un esempio:
se potrò - stabilmente, come regola ripetitiva - scegliere il miglior chirurgo, avvocato, insegnante, ecc... a partire da 100, la qualità media del servizio sarà migliore che potendo scegliere tra 50;
il 10% dei migliori medici, avvocati, ecc... a partire da 100 candidati sarà - come regola ripetitiva - complessivamente migliore del 20% scelto a partire da 50; servono 10 medici di eccellenza ? meglio che competano in 100, donne e uomini, piuttosto che solo 50 uomini; nel tempo, si vedrà che la quota degli eccellenti tenderà a rispecchiare quella dei candidati;
escludere le donne - peraltro, motivatissime e piuttosto brave negli studi - dal lavoro qualificato e di carriera per destinarle al carisma dell'accudimento famigliare, è davvero - su base scientifica - una sicura perdita di benessere e capacità media per tutta la società;
puntualmente, più elevata è l'occupazione femminile qualificata, maggiore è il benessere, non solo economico, ma anche in termini di maggiore libertà e apertura sociale, diritti delle categorie svantaggiate, mobilità sociale, ecc...