Citazione Originariamente Scritto da crepuscolo Visualizza Messaggio
Eì ovvio che la Chiesa dica "PAROLA DI DIO" dato che viene proclamata ai fedeli, ma chi la legge per suo conto non ha bisogno di dirlo perché è ovvio che legga "LA PAROLA DI DIO"..
Infatti scibi e farisei sono stati quelli che Lo hanno condannato perché rifiutava la liturgie accomodate, visto che lo Spirito santo è una forza che viene da dentro; puoi vederla fuori come l'ha vista Nicodemo, ma non puoi arrogarti il diritto di sapere quando tirerà la prossima folata di vento, poiché come Gesù ha vinto gli elementi della natura, e quindi il mondo stesso, solo Lui può saperlo, oltre al Padre, che è detto esplicitamente nei Vangeli che tu riporti, ma sui quali non rifletti abbastanza per capire la profondità della Creazione.
L'ispirazione è nella nostra testa non certo nelle parole, seppur sante, scritte.
Gesù non avrebbe voluto affatto una comunità con delle regole che avrebbero rispecchiato quelle che odiava perché in bocca agli ipocriti del suo tempo: non era il volere di Dio!
Gesù voleva liberare la gente, gioiva a liberare gli oppressi, gli esclusi, senza mandarli a chiamare perché ci andava Lui di persona; ma non tutta la gente, solo quella che aveva fiducia in Lui come solo rappresentante di Dio, da cercarlo fino al tormiento.
Allora faceva perdere le sue tracce e buonanotte a tutti e sogni d'oro.


Ps. Non vedo perché poi io debba essere schiavo dei tuo peccato.
Qua dice bene Arcobaleno, Crep: Siamo TUTTI, schiavi del Peccato. Io non sono colto, non sono erudito, ma quello che mirabilmente spiega San Paolo lo capisco bene. Bisogna proprio essere ciechi e sordi per non identificarci pienamente nella descrizione che fa in Romani 7:

"Sappiamo infatti che la legge è spirituale, mentre io sono di carne, venduto come schiavo del peccato. Io non riesco a capire neppure ciò che faccio: infatti non quello che voglio io faccio, ma quello che detesto. Ora, se faccio quello che non voglio, io riconosco che la legge è buona; quindi non sono più io a farlo, ma il peccato che abita in me. Io so infatti che in me, cioè nella mia carne, non abita il bene; c'è in me il desiderio del bene, ma non la capacità di attuarlo; infatti io non compio il bene che voglio, ma il male che non voglio. Ora, se faccio quello che non voglio, non sono più io a farlo, ma il peccato che abita in me. Io trovo dunque in me questa legge: quando voglio fare il bene, il male è accanto a me. Infatti acconsento nel mio intimo alla legge di Dio, ma nelle mie membra vedo un'altra legge, che muove guerra alla legge della mia mente e mi rende schiavo della legge del peccato che è nelle mie membra. Sono uno sventurato! Chi mi libererà da questo corpo votato alla morte? Siano rese grazie a Dio per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore!"

Vorremmo fare il Bene, vorremmo perdonare, vorremmo essere buoni, giusti, sinceri, altruisti: Ma da soli non ce la facciamo. Dentro di noi, rode, il cancro del Peccato.
Solo se ci abbandoniamo a Cristo, se ci lasciamo lentamente trasformare da Lui, saremo in grado di amare. Pienamente! Anche i nemici!!!