Originariamente Scritto da
conogelato
La colpa è nostra, che li costringiamo a vivere da figli unici. E comunque lascia perdere Cono: Secondo te di cosa stanno parlando tutti quei sociologi, esperti familiari, filosofi del diritto che sono stati postati a più riprese sul Forum? Ti sembra davvero che la nostra Occidentale sia una Società felice? A misura d'uomo?
Umberto Galimberti “non facciamo figli? Troppo edonismo”
In una lunghissima intervista al Corriere della Sera il filosofo agnostico che si ispira ai greci Umberto Galimberti si lancia in una critica “sfrenata” ai motivi che celano il drammatico crollo della nascite nel nostro Occidente, Italia in primis: «Colpa dell’edonismo sfrenato: i figli lo ostacolano. Siamo il popolo più debole della terra. Per mangiare, apriamo il frigo anziché sudare nei campi. Ci difendiamo dal resto del mondo con il colonialismo economico, che ha sostituito quello territoriale. L’impero romano cadde così, fra postriboli e spettacoli circensi. Non lavorava più nessuno», spiega l’antropologo e scrittore che si professa “senza speranza” («La speranza è una virtù cristiana»). La decadenza dei costumi ma non solo, il problema è insito negli stessi genitori: «I padri si lamentavano perché i figli non vogliono saperne di portare avanti le loro aziende. Per forza, quando compiono 18 anni gli regalano la Porsche! Si è mai chiesto perché, su 5 milioni d’immigrati, 500.000 siano imprenditori? Vedo negli africani una potenza biologica che noi abbiamo perso."
Per il filosofo “discepolo” di Bontadini, Vanni Rovighi e Severino, la modernità in Italia e in Europa è segnata dalla paralisi, se non addirittura dalla catastrofe: ancora dalla intervista al Corriere Galimberti spiega «Quanta gente c’è in giro che se la mena senza un perché? Spesso sono costretto a dire ai miei pazienti: ma scusi, questi sono problemi, secondo lei?».
È infatti anche psicologo e psicoanalista e il giudizio sull’oggi è tanto lucido quanto senza appello: «Il denaro è diventato l’unico generatore simbolico di valori. Non sappiamo più che cosa è bello, vero, giusto, santo. Pensiamo solo a che cosa è utile.
In merito al ruolo “minoritario” che oggi la Chiesa svolge di fronte ai drammi del mondo (secondo l’intervistatore e lo stesso Galimberti) il filosofo racconta un aneddoto su Papa Francesco: «Santità, lei ha messo le persone davanti ai princìpi, però ha un polmone solo, lavora come un pazzo, è pieno di nemici; stia attento a non morire, altrimenti dopo ne eleggono uno che rimette i princìpi davanti alle persone. Lui ha riso e mi ha abbracciato, sussurrando: “Si ricordi che Dio salva le persone, non i princìpi”».
https://www.ilsussidiario.net/news/u...itori/1926192/
Umberto Galimberti, agnostico. Pensa te, Efua. Un agnostico che scrive sul Corriere della sera, le stesse cose che pensa il tanto bistrattato Cono.