va bene...
allora, innanzitutto: la royalty ce l'aveva "marchionne", il che è tutto dire, cioè che tra royalties e musica non c'entra niente. poi se si scarica musica su internet, allora quello che la scarica non conosce "internet" a sufficienza da "capire" che se vai su you/tube e ti sciroppi un "minuto" di spot per ogni "video", puoi avere tutta la musica che ti pare. gratis. poi su pappalardo ci possiamo anche capire, come ci possiamo capire su califano, gervaso, ecc. cioè se col giornale ci incarti il "pesce" allora anche con la musica ci passi bei "momenti", però finisce là, ovviamente sempre se sei "in sesto", cioè abbastanza lucido da capire che la musica è sì, qualcosa di personale, ma va disgiunta da altri tipi di "fruizioni" sempre a carattere personale. in definitiva se tizio scarica "a rotella" perché magari sublima il desiderio di farsi una provvista di "roba", e poi c'è pappalardo che non riesce più a papparsi il "lardo" perché non ha soldi a sufficienza, allora per tizio c'è un attimo di "riflessione", quanto meno. per pappalardo c'è sempre la pensione per gli "artisti", che se pappalardo non sa cos'è, può chiedere a califano che per parte sua ci campa da una vita perché non sa "contare".
si, allora io ragiono sempre come uno psichiatra, cioè per differenza. allora le canzoni non sono mai "brevettate", perché ti ripeto, sono come i giornali, cioè come questi ultimi sono combinazioni di parole, sempre le stesse. lo stesso vale per le canzoni. brevetto è qualcosa che ha a che fare con le "industrie", tecnologia, farmaci ecc., cioè qualcosa di difficilmente "replicabile" se non attraverso la diffusione del procedimento di produzione, che è oggetto del brevetto. ripeto, le forme d'arte non c'entrano.
il razzismo è come la droga. come quest'ultima, è troppo bello per essere "legalizzato". sugli incidenti, se vuoi posso anche essere "più chiaro".