Comunque, Axe, affermare che cento anni sono "un tempo brevissimo in relazione alle idee"...come si fa a prendere sul serio una simile assurdità? E' come affermare che per la sinistra non è cambiato nulla da quando i comunisti lottavano per la rivoluzione. E ti lamenti che uno si mette a ridere...Dovrei prenderla sul serio secondo te? Non era chiaro che ridevo su quello? Boh!
E poi spesso parti da una affermazione dell'altro per estremizzarla facendone una vera e propria caricatura. Fai l'esempio dei disabili, io penso che in Italia siano spesso dimenticati e assai poco protetti, figurati se mi spingerei a sentirli come una rottura di palle. Parlavo di minoranze che oggi non subiscono poi tutti questi abusi, la propaganda lgtb (per dire) assume connotati pesanti, guarda come tanti omosessuali seri giustamente si incazzino contro le pagliacciate alle gay pride che li sputtanano come categoria facendo solo un favore ai cosiddetti "omofobi".
Ecco, hai detto una cosa giustissima ma...come mai sento così poche lamentele contro la condizione delle donne e degli omosessuali in Iran (e in mille altri posti!) da parte di chi per primo dovrebbe urlare e manifestare contro queste atrocità, invece di esibire pittorescamente il sedere per strada? Non c'entreranno magari questioni che con la difesa dei diritti hanno poco a che fare?
La forma, giusto. Non è l'espressione parlata in sé che conta, ma la situazione, la persona, il contesto in cui certe parole sono inserite. Non la forma, ma la sostanza che c'è dietro. La parola NEGRO di per sé è del tutto neutra, significa "di pelle nera". Conosci quella vecchia canzone "angeli negri" che era dalla parte appunto dei neri. Se poi la fanno diventare tramite l'usanza, un insulto, allora bisogna vedere chi la pronuncia, in quale momento e perché. Non credo che un giornalista se ne servirebbe per dileggiare...