Veramente io mi riferivo alle nostre colpe specifiche, non al peccato originale e nemmeno alle eventuali colpe di genitori o nonni.
Credo che qualunque persona "normale" potrebbe essere accusata da Dio del fatto che avrebbe potuto fare di più e di meglio con ciò che aveva a disposizione. Questo come discorso generale.
Bisogna tenere presente che non nasciamo con lo scopo di ricercare la nostra felicità subito, ma di cercare un bene futuro attraverso una vita dedicata il più possibile a Dio e al prossimo, se credenti.
Tutto ciò, ovviamente, dopo che ciascuno è riuscito a costruirsi onestamente un minimo di vita decorosa.
Se poi guardiamo i casi particolari, come coloro che soffrono di un grave handicap o di una
grave malattia, per costoro credo che sia già tanto riuscire a sopportare la loro condizione.







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