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Discussione: I sette peccati capitali

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  1. #11
    Opinionista L'avatar di xmanx
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    Citazione Originariamente Scritto da Turbociclo Visualizza Messaggio
    Un'immanenza "morale" se si parla dell'Assoluto per me non ha senso. Sarei probabilmente giudicato "panteista", ma penso che l'Assoluto sia presente in ogni cosa del creato, ovviamente in forme e profondità ben diverse, dalla roccia all'ameba fino ai saggi come Gandhi e Luther King. Come escludere qualsiasi cosa dall'Assoluto? Così si dice che in ognuno di noi risiede un'anima capace di riflettere l'Infinito. Viene rappresentata come uno specchio, presente in noi, benché lo ricopriamo di fango. Ovviamente qualsiasi paragone non rende la realtà, può solo dare un'idea. Ma qui, è bene ripeterlo fino alla noia, nessuno può pretendere di dare lezioni di verità, solo esporre il proprio modo di sentire. Peccato per chi continua a sentenziare imperterrito.
    Caro Turbo, su questa lunga affermazione ti inviterei a riflettere.
    Tu stesso definisci, giustamente, Gandhi e King dei "saggi"...quindi, implicitamente, stai dicendo che sono dalla parte del "bene".

    Sono totalmente d'accordo quando dici: "ma penso che l'Assoluto sia presente in ogni cosa del creato, ovviamente in forme e profondità ben diverse, dalla roccia all'ameba fino ai saggi come Gandhi e Luther King. Come escludere qualsiasi cosa dall'Assoluto?"
    Ma questo non è in contrasto con una definizione di "bene" e "male". Tutt'altro.

    Il lupo, quando vive in branco..quando segue la legge del branco e di sottomissione al branco e al capo-branco...quando sbrana l'agnello e i suoi cuccioli, segue la sua natura inferiore (il lupo è 100% natura inferiore), quindi non ha senso dire se fa "bene" o "male". Segue la sua natura e manifesta le caratteristiche dell'Assoluto in lui. Lo stesso vale per una roccia o un'ameba che sono 100% natura inferiore.

    Il problema si pone per l'homo. L'homo ha un 90% di natura inferiore (il lupo che c'è dentro di lui) e un 10% di natura superiore.
    Più l'homo è consapevole di "ciò che è e di come le cose effettivamente sono" (più ha sviluppato la sua natura superiore), più si lascia guidare dalla sua natura superiore. Come effetto otterremo il "bene".
    Più l'homo è inconsapevole di "ciò che è e di come le cose effettivamente sono" (più ha sviluppato la sua natura inferiore), più si lascia guidare dalla sua natura inferiore (il lupo che c'è dentro di lui). Come effetto otterremo il "male".

    Perchè dico: "come effetto otterremo il bene"?
    Perchè il bene vero è un effetto, non è la causa.
    Che significa questo? Significa che se io sono inconsapevole (cioè in me la natura inferiore predomina sulla natura superiore), anche se esteriormente mi comporto "moralmente bene" NON FACCIO il bene. Sono solo ipocrita...cioè imito un comportamento di bene, ma non sto facendo il bene.
    Se io invece sono consapevole (cioè in me la natura superiore predomina sulla natura inferiore) non ho bisogno di seguire nessuna regola morale...perchè il "bene" scaturisce come effetto naturale del mio essere consapevole.

    Ecco perchè le religioni sono DANNOSE. PErchè ti impongono una morale (fare il bene) ma al tempo stesso ti mantengono nella inconsapevolezza chiedendoti di sottometterti alle legge del "branco" (che fa parte della nostra natura inferiore).
    Le religioni sono espressioni della nostra natura inferiore, cioè del comportamento del "branco". C'è un branco (i fedeli), c'è un capo-branco (Gesù o il papa) e tu, per stare nel branco e avere la protezione del branco e del capo-branco, ti devi sottomettere al capo-branco e seguire tutto ciò che ti dice il capo-branco.
    Ecco perchè i cosiddetti "fedeli" sono totalmente inconsapevoli e vivono sotto il dominio della loro natura inferiore.
    Quindi...anche se seguono una "morale" e si comportano "bene", NON fanno il bene.
    Poichè il "bene" scaturisce come effetto naturale dal fatto di essere consapevoli.

    Il bene non è una causa. Ma è l'effetto naturale dell'essere consapevoli. Cioè è essere in sintonia con "cioè che è e con ciò che le cose effettivamente sono".
    Ed è per questo che Gandhi e King hanno fatto il bene. Perchè erano consapevoli di "ciò che è e di come le cose effettivamente sono".
    Più sei consapevole...e più dai tuoi pensieri e dalle tue azioni scaturisce naturalmente il bene. SENZA bisogno di seguire nessun precetto morale.
    Solo gli inconsapevoli si attaccano alla morale e al moralismo e seguono dei precetti morali pensando di fare il bene. Ma dentro vivono e pensano come lupi.
    Ultima modifica di xmanx; 22-07-2020 alle 16:14
    Lo stagista.
    Apprendista stregone.

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