La "connessione" (così come noi la percepiamo col nostro cervello....cioè il vedersi, parlarsi, toccarsi) sono scambi di segnali elettromagnetici tra due entità (Piero e Giovanna) ciascuna delle quali è collocata in un proprio spazio-tempo diverso dall'altro.
Il fatto che due entità siano collocate in due "adesso" diversi nello spazio-tempo, non impedisce a queste due entità di comunicare tra loro. Proprio perchè la "comunicazione" o "connessione" sono segnali elettromagnetici che viaggiano da un punto nello spazio-tempo a un altro punto nello spazio-tempo.
Tuttavia, siccome il nostro cervello e il nostro sistema sensoriale è costruito per percepire segnali all'interno di una regione di spazio-tempo molto limitata e localizzata (puoi vedere fino a qualche migliaio di metri, puoi sentire suoni fino a qualche migliaio di metri e puoi toccare oggetti nel raggio di 1mt) le differenze temporali dei diversi "adesso", all'interno della regione spazio-tempo percepita dal nostro cervello, sono così infinitesime che il nostro cervello non le percepisce. Per cui, il nostro cervello, ci fa percepire tutte le cose intorno a noi come se fossero nel medesimo "adesso" perchè non riesce a cogliere le differenze infinitesime tra i vari "adesso" che ciascuno sta vivendo.
Per cogliere le differenze bisogna collocarsi su un ordine di grandezza enorme: enormi distanze o enormi differenze di gravità.