quella non è una fotografia, ma una raccolta di dettagli dai quali tu ricostruisci un senso, artefatto, che nemmeno quei pensatori sostengono:
perché, tu puoi sostenere che in passato la condizione privata delle persone fosse di maggiore felicità ?Axe: Non pare proprio che intorno a noi ci sia tutta questa felicità "privata".
se fosse vero quanto sostieni, a partire dall'estrapolazione di quei commenti che citi sempre, dovresti essere in grado di indicare un passato della famiglia e della società più virtuoso e felice; non puoi; evidentemente perché quel passato non esiste;
e, a ben vedere, volendo davvero fotografare la realtà, più si va indietro nel tempo, peggiore è la condizione dei più indifesi; certo, se si identifica il bene comune con quello del potente, ogni cambiamento è degrado, perdita di potere;
Falso; nessuno ragiona così, se non sui giornaletti di gossip;E sai perchè? Perchè se limitiamo la nostra ricerca della felicità all'immanente, alla pura e semplice fruizione passeggèra e momentanea dei rapporti di coppia ("Oggi stiamo insieme, domani vedremo...")
questa rappresentazione corrisponde ad un tuo fantasma che proietti sugli altri; è come se una persona ignara di calcio e tifo calcistico, vedendo esultare i tifosi di una squadra vincente immagini che la tua motivazione al tifo sia il desiderio d vincere, e non capisce perché tu tifi Empoli invece che Juventus o Real Madrid
la felicità non può dipendere da un ordine costituito delle cose umane, come ti illudi;essa, la Felicità, ci sfuggirà continuamente di mano. Le cose liquide non le puoi afferrare. E noi abbiamo costruito rapporti-liquidi e, conseguentemente, una Società-liquida. E quale futuro potrà mai avere una Società-liquida? Le cose liquide evàporano. Si dissolvono. In fretta.
visto che sembri averne la ricetta, dovresti tu stesso testimoniarla, visto che hai tutta la libertà di perseguirla come credi; nonostante questo, il tuo commento è angosciato oltre ogni limite, perché la tua felicità sembra dipendere dal conformismo di vedere la tua concezione confermata dalle scelte altrui;
non s'è mai vista una persona appagata appagate e felice il cui umore è ossessionato dalle scelte altrui, così come non si è mai vista una persona innamorata che guardi altri potenziali partner;
detto questo, io interpreto in modo diverso le tesi che citi: esiste effettivamente un problema di individualismo nelle nostre società occidentali, perché inevitabilmente la libertà di auto-determinarsi delle persone implica che queste siano più rigide nell'elaborare scenari di preferenza, quindi trovino più difficilmente un equilibrio comune;
ma è un'assurdità concepire la soluzione nella limitazione di quella libertà, che è come pretendere di risolvere il problema dell'inquinamento mandandoti a lavorare a Pisa sul dorso di un somaro
come in tutte le cose, se c'è un conflitto tra esigenze diverse di realizzazione personale e condivisione, una soluzione stabile la trovano solo gli interessati, per tentativi ed errori; non è che arrivi tu, Recalcati, Bauman o il papa, col ditino alzato e la gente rivede i propri istinti ed esigenze esistenziali e ricrea dal nulla un'idea di famiglia, comunità, ecc...
in Iran - con tutto l'apparato teocratico, l'ideologia tradizionalista diffusa, ecc... - i pasdaran inseguono la gente sui tetti alla sera, perché quelli montano le parabole per vedere i serial americani, in cui si va avanti ad oltranza finché ogni personaggio si è sposato o accoppiato almeno due volte con ognuno degli altri
se non riescono a impedire loro quell'anelito, come pensi di farlo tu ?









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