chi legge ha già un sistema molto mediato di idee, per forza; poi, la letteratura porno credo sia da percentuali da prefisso telefonico, fatta eccezione per le Sfumature, un caso;
il sesso è una cosa che dà sempre pensieri, anche se non se ne è consapevoli; solo che si tratta di due distinte circostanze:
c'è l'erotismo, più spesso preteso, che si basa su situazioni stereotipe, feticci di una circostanza che la cultura ha assodato come erotizzante, che è sempre in fisiologicamente ritardo, come i linguaggi giovanili dei film a meno che il messaggio non sia rivolto a settori marginali della società, a loro volta in ritardo; cioè, le persone connesse allo spirito del tempo avvertono immediatamente lo stereotipo, chè è de-erotizzante; il vero erotismo è una situazione psicologica adeguata; la puoi trovare anche nel libro Cuore o in scritti religiosi
poi c'è la pornografia, che è una specie di psicanalisi d'azzardo, per poveri, dove ci si confronta coi propri fantasmi, rappresentati nel trauma dell'esplicito; non è che ci voglia un genio della psicologia per capire la circostanza di un utente maschio che vede un possibile oggetto del desiderio posseduto da un maschio più dotato di lui, eh...
al punto che esiste la pratica realizzata, il cuckold; e via con tutti i sotto-generi...
c'� del lardo in Garfagnana
Io non posso dire che mi lasci del tutto indifferente, dal punto di vista dello stimolo erotico, ma preferisco altre cose, che lasciano immaginare ME. Per questo ne ho visto pochissimo, credo in tutta la vita neanche mezz'ora, e di quelli poco truculenti.
Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
(George Bernard Shaw)
infatti il porno non ha quella funzione immaginativa diretta a cose erotiche, ma deve traumatizzare, in un certo senso, e interviene su blocchi emotivi di fronte alle situazioni;
il paradosso è che in effetti lo schema dell'erotismo conduce alla situazione/emozione pornografica, perché anticipa quella con dei feticci e porta l'immaginazione all'atto; le luci basse, quella con le mutande di pizzo, evvai, si scopa !
mentre la pornografia pone lo spettatore già al momento dell'atto, fino all'assuefazione della circostanza, e la mente è presa da altro, di solito una modalità di relazione, sentimentale e immaginativa, liberata dal trauma dell'esplicito: che relazione ho con questa che l'attore sta sodomizzando per mio conto ? è mia cognata, la vicina di pianerottolo, la capufficio, la compagna di liceo che non me l'ha data ?
non è una cosa tanto intuitiva, ma se si analizza sotto forma di linguaggio, significante -> significato, diventa piuttosto evidente.
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Quindi vuoi dire che sarebbe curativo ?
Non so, forse il punto di vista maschile è diverso, la donna in questi film mi sembra molto passiva. Ma ne so poco, immagino che l'offerta copra tutte le fantasie possibili.
Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
(George Bernard Shaw)
A me basta poco, una gif animata e parto con il mio personalissimo, sentitissimo amplesso
Butto fuori i soggetti intenti nella copula e subentro io con il soggetto del mio desiderio
Questo quando il cervello collabora
Altrimenti niente
Il motore non parte
-Healthy body, clear mind, peaceful spirit-
-Where there’s will there’s a way-
-Work hard have fun & be nice-
no, in linea di massima no; nel senso che non si cura niente, almeno senza aver diagnosticato prima qualcosa;
oddio, come è difficile spiegare 'sta cosa, che sarebbe evidente sul piano della struttura del messaggio, del segno vero e proprio:Non so, forse il punto di vista maschile è diverso, la donna in questi film mi sembra molto passiva. Ma ne so poco, immagino che l'offerta copra tutte le fantasie possibili.
non c'entra nulla il contenuto, i ruoli di genere, l'ideologia, ecc...
una narrazione erotica suggerisce all'immaginario di riempire la narrazione con l'atto sessuale, che è il fine, omesso o velato, proprio è il contenuto da immaginare;
la narrazione pornografica parte dell'atto sessuale, e quindi l'immaginario deve per forza andare a riempire un altro spazio, a partire dal quel momento dell'atto; non è che resta alienato; solo che si tratta di spazi nell'inconscio o nel subconscio, in cui c'è spesso un conflitto che l'immagine traumatica va a sollecitare, e che viene spesso negato o dissimulato;
che è proprio il caso della scopata senza cerniera della Jong, che può superficialmente apparire come l'elogio della disinibizione; in realtà, un'operazione mediatissima di psicanalisi e molto ideologica; questo perché l'intimità non è mai un fatto facile e spontaneo;
ovviamente, il porno è un fatto commerciale, al 99,9% poco pensato, a fronte del tentato guadagno; quindi anche una cosa noiosissima, perché difficilmente richiama interventi intelligenti, artistici, ecc...
ma questo non dovrebbe distrarre dalla circostanza stra-ordinaria, fuori dall'ordinario, della potenza traumatica di quel segno sul tabù dell'intimità, come circostanza relazionale;
qui si tratta di emulazione, fittizia, di circostanze che, se praticate nella realtà, immediatamente rivelano un tratto psicologico importante, mediato; pensa a gente che pratica lo scambismo o altre cose del genere; è evidente che c'è a monte un tentativo di superare traumaticamente un conflitto con l'emozione dell'intimità sconosciuta, la fiducia, ecc...
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Certo dipende dall'età, per un minorenne è ben diverso crescere e dilettarsi con il porno,per questo che i contenuti pornografici sono vietati fino alla maggiore età, ma non credo che persone adulte che vedono occasionalmente un film di Rocco Siffredi o Malena diventino depravate, si sa che non corrisponde a realtà e donne e uomini normali non sono Rocco e Malena, non c'è competizione.
Voglio dire se il divertimento e l'idea del sesso matura solo attraverso il porno non è salutare per i ragazzi,manco per gli adulti se la sessualità si esprime solo attraverso il porno,ma ricordo che una volta c'erano i giornaletti erotici e porno, comunque sia tutti abbiamo avuto un approccio alla sessualità di nascosto dai genitori, oggi purtroppo i giovani più che leggersi contenuti erotici si approcciano direttamente alla sessualità attraverso il sexting,scambio di video espliciti e porno, non vanno a guardare il filmetto erotico anni '70 o quello Di Rocco Siffredi.
Il problema è proprio il dilagare della pornografia a portata di click dei ragazzi con le conseguenze che spesso poi si leggono sui media, che un tempo nelle generazioni passate non c'era, nonostante ci fosse letteratura erotica, o giornaletti a tema, era comunque più difficile entrarne in possesso o vedere.
Mai creduto alle favole, sono cresciuta leggendo Shanna, dove la bella e ricca per evitare un matrimonio combinato dal padre si sposa un bellissimo nobile finito in disgrazia e condannato a morte ovviamente con un patto, gliela doveva concedere almeno una notte prima di morire, invece si salva e poi finisce schiavo deportato nelle americhe, dove ritroverà la sposa che si credeva vedova, peripezie, pirati ecc...insomma una storia di passione e sesso di Kathleen E. Woodiwiss, che faceva sognare,ricordo che lo trovavo appassionante ed eccitante, cosa vuoi il desiderio nasce nel cervello,mentre per gli uomini eccita più la visione, l'immagine di un nudo, un amplesso, una donna trova più eccitante la lettura per accendere la fantasia e il desiderio .
La vita è veramente molto semplice, ma noi insistiamo nel renderla complicata.
Confucio
Io uguale.
Ma più che altro i porno mi sembrano tutti uguali. Possono avere un senso se ci si mette la fantasia e ci si immagina al posto degli attori, come dice Efua. Ma deve esserci la mente collaborativa, altrimenti il tutto decade. Insomma, anch'io preferisco immaginare.
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
secondo me, il problema dei ragazzini e ragazzine col porno, non ha a che vedere con la sessualità in modo diretto, come scoperta di una cosa eccitante e proibita dai genitori;
il guaio è che la disinibizione sessuale è diventata l'ultima frontiera dei marcatori di prestigio sociale; siccome è un tratto del "successo" - reso tale dai comportamenti ostentati dei testimonial generazionali - la disponibilità o la capacità sessuale ha sostituito i vestiti, gli accessori, lo scooter, ecc... nel marcare l'identità dei ragazzini, e questo secondo modelli del porno, che arrivano diretti a età davvero pre-adolescenziali integrati in un pacchetto di stile esistenziale;
a 13 anni nessuno vuol sentirsi Fantozzino, e se nel gruppo l'idea dei più grandicelli è che la modalità pop-porno - cioè, quella dei filmetti - è il riferimento smart, questa viene assimilata ancora prima di valutare personalmente il proprio desiderio; è una bella sfida per i genitori, perché devono comunque spiegare certe cose - non le api o le farfalle - all'età in cui ogni tanto si gioca ancora con le bambole e i soldatini;
come tutto ciò che è rappresentazione di genere, o variazione sul tema; pensa quanto possono sembrare tutte uguali le partite di pallavolo a qualcuno cui non interessi la pallavolo
questo non ha molto senso; vale per storie erotiche, che sollecitano un immaginario partecipativo;Possono avere un senso se ci si mette la fantasia e ci si immagina al posto degli attori, come dice Efua. Ma deve esserci la mente collaborativa, altrimenti il tutto decade. Insomma, anch'io preferisco immaginare.
il porno colpisce l'inconscio e il subconscio, va a toccare aree inconsapevoli, dove non interviene l'immaginazione creativa del recipiente;
la cosa buffa è che abbiamo tutti una sorta di pregiudizio per la rappresentazione realistica ed esplicita del sesso - una cosa diversa dal porno, che è un genere - al punto da non renderci conto di quanto sia in realtà un'anomalia il contrario, la narrazione censurata:
vedi Tom Cruise e Penelope Cruz che vanno a letto e sai che fanno sesso, ma non si può vedere esplicitamente; poi hai Rocco e una tipa, che ti fanno vedere tutto, ma in un genere impacchettato e fittizio, da circo, che non interseca mai una storia "normale"; due universi separati, che in qualche caso negli anni 70 si sono incrociati.
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Ma infatti, hai centrato il punto: a me piacciono le scene di sesso nei film, e non mi dispiacerebbe che fossero più esplicite, ma nei porno c'è proprio un atmosfera e luci da macelleria, o sala operatoria, con trame inesistenti o poco credibili, tranne che per i pochi fortunati che davvero girano per le case come elettricisti, idraulici e caldaisti
Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
(George Bernard Shaw)
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
beh, ma questo è un topos della storia del cinema e del costume; nei primi 70, a NY, in California e a Parigi, registi indipendenti hanno iniziato a produrre film espliciti; ma erano film con storie, comunque destinati ad un circuito VM18; le attrici erano personaggi underground e disinibiti, la versione cine della gente che poteva girare attorno a Andy Warhol e i VU, o alle band psichedeliche californiane, o i gruppi di intellettuali alternativi parigini;
un'attrice poteva essere riconosciuta solo da chi comunque frequentava quei cinema; da noi c'erano attrici di film ordinari che magari passavano il Rubicone del genere; ma poteva essere Carmen Villani, prima divetta da tv per famiglie, come avrebbe potuto benissimo essere, che so, Patti Pravo, che non era una suora; ma comunque persone normali, che aspiravano ad uno status normale, seppure con un tratto alternativo e disinibito;
quando sono arrivate le videocassette, e poi internet, la cosa è cambiata radicalmente, perché ci si è resi conto che la performance è per sempre, e chi partecipa lo fa più o meno sapendo o dovendo prima o poi capire che è letteralmente sotto gli occhi del mondo, potenzialmente di tutti, del vicino o degli amici dei genitori, fratelli, ecc...
ovviamente, oggi la soglia dell'ammissibile è cambiata, ma comunque il meccanismo seleziona in modo molto diverso le personalità e le esigenze, perché è tutto un genere che lavora di terza mano, come citazione della citazione di un originario porno, di cui quasi nessuno ha esperienza;
cioè, la pornostar non fa porno; recita la parte di una pornostar su un modello che a sua volta ne citava un altro, già citazionista di suo; e così tutto l'ambaradan; un po' come i film di squali a tre teste - Sharknado - che piovono dal cielo da una tempesta in mare e Lo squalo di Spielberg
ovviamente questo diventa prettamente un genere, coi sui codici di auto-citazione, come la fantascienza, l'horror, e i sottogeneri, tipo lo splatter, ecc...
parallelamente, hai il cinema mainstream in cui ancora l'attrice esce dal letto trascinandosi dietro il lenzuolo per non far vedere le pudenda
o, peggio, hai una scena quasi-esplicita, ma patinata, senza i sudori, gli umori o le goffaggini della realtà;
ma, a pensarci bene, questo è davvero assurdo, malato.
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