il punto è che l'erotismo è proprio una condizione mentale soggettiva dello spettatore, che si può attivare anche guardando una partita di pallavolo;
oggettivamente fuorviante è la dicotomia tra erotismo e pornografia, in termini di struttura del messaggio testuale, soprattutto se si pone in termini di libertà dell'immaginario:
il cd erotismo in effetti è solo una somma variabile di luoghi comuni, feticci propri di una rappresentazione pornografica, che nella versione di genere - situazioni, ammenicoli - feticci dell'intimità, rimanda alla circostanza pornografica, ma con una censura;
cioè, la scena dello spogliarello di 9 settimane e mezzo o le situazioni alla Tinto Brass - grande regista di suo - sono il contrario della libertà dell'immaginario, tanto sono affastellate di luoghi comuni che costringono in quella situazione, laddove un culo pornografico può - al contrario - essere quello di chiunque, proprio al servizio dell'immaginario;
il più delle volte, questa dicotomia è solo il frutto di un pudore sociale molto forte, ma del tutto analogo a quello di chi si vergogni di dire che ogni tanto gli piace andare da McDonalds, perché i suoi amici e conoscenti frequentano solo Slow Food.