Citazione Originariamente Scritto da efua Visualizza Messaggio
Axe, palesa l’azzardo, anche se pensi che sia sbagliato
beh. l'ho appena fatto e più volte di recente;

ripeto: secondo me la situazione giusta è quella che ti cambia, libera energie prima destinate a contenere o dis-rappresentare, o anche solo rappresentare te stessa; quando si è molto concentrati su se stessi, ci si racconta, come si è o come si vorrebbe essere, in realtà non ci si esprime davvero; è come un vestito al posto del corpo; le persone si innamorano delle nostre passioni, del lato creativo, e questo funziona;
spesso, si innamorano del vestito, se è quello adatto alla loro fantasia; ma sempre un vestito è;

una persona, per coinvolgermi, deve rappresentare un mondo suo, di idee, passioni, punti di vista, qualcosa di cui potrei voler capire e partecipare; ora, se una mi dice che vuole fare - che so- l'architetta e che studia tanto per farlo, fa i concorsi per le assegnazioni, che è brava, io capisco le sue ambizioni sociali; è qualcosa di "freddo";
ma se fa una passeggiata in centro o in periferia e mi racconta le storie e le idee dietro gli edifici e le forme, le passioni degli architetti e i suoi entusiasmi, mi fa vivere la sua vita e capire le sue emozioni; di cui però sono parte anche le ombre, le cose storte e brutte, o controverse;

Boh, sarò pure cecata ma io di lato oscuro ho solo il fatto che non accetto di non fare sesso
Nella coppia di recente formazione chiesi: “Tu a fuoco come stai messo?”
vabbè, questa non è ombra, niente di discutibile o nevrotico; non un difetto o qualcosa di meschino, che faccia soffrire quando ci si guarda allo specchio;

oh, non è affatto detto che tutti abbiano dei rimossi pesanti; però è probabile ognuno abbia dei motivi di sofferenza a cui attribuisce spiegazioni che rimuovono qualcosa, e questo costa energia creativa sottratta alle passioni;
non sono mai stato in analisi, ma mi pare che un percorso tipico ad un certo punto sia il ribaltamento di prospettiva: il paziente era convinto di essere vittima - di solito - o carnefice -più raramente - e l'analista gli mostra il contrario, sconvolgendo quella narrazione di sé sedimentata in quel modo, quel ruolo.