Originariamente Scritto da
Vega
Certo che quello che scrivi è veramente fantastico! A parte che "dio esiste" è una credenza e non un fatto, per il resto mi pare che di dio se ne faccia uso molto personale e messo di mezzo come il prezzemolo per ogni cosa. Siamo sempre al do ut des, all'opportunismo. Dio sembra essere una specie di bancomat, di macchinetta dispensa favori. Questa idea di vita che proponi, col dio tappabuchi per le proprie scelte, è proprio giusta? Ed il dio tappabuchi lo è altrettanto? Qui si propone pure la fede come un mezzo per ottenere qualcosa. Credi ed otterrai. Al che questo è creare proprio l'immagine del credente come un gradino sopra gli altri, speciale, che ottiene i favori della divinità.
Poi come al solito cerchi di mascherare l'altro lato della medaglia, che è appunto quella delle difficoltà, economiche e non solo, e devi scansare l'ostacolo rifugiandoti nella solita retorica, nelle frasi fatte, nelle spiegazioni religiose. Difatti non ti sei mai preso la briga di parlare di come si vive, come si può fare con tanti figli, soluzioni, escamotage, idee da mettere in pratica e con un pò di vera gioia aggiungerei. Ci sono solo tiritere e paternali, la caccia al peccatore e all'egoista. Ma quando andavo io all'asilo per esempio, non partiva mezzo stipendio per frequentarlo. Oggi non è così. Quindi, per quanto tu cerchi di far finta che i problemi nella gestione di una famiglia numerosa non ci siano, sei ben conscio anche tu che sono reali e vissuti pure sulla propria pelle.
Ti fai tanto promotore del bene dei figli, dei bambini e poi esce fuori che (per te con la scusa di dio e degli aiuti che piovono con la fede e tramite la divinità), c'è la possibilità di mettersi nei casini, di vivere sopra le proprie possibilità, il rischio dell'indigenza, mettendo proprio di mezzo quei soggetti che tu definisci sempre innocenti, bistrattati dalla società. Poi aggiungici i pensieri, lo stress, l'ansia o la vergogna se si deve chiedere soldi ad altri soggetti oppure altre cose che servono, come anche lo stress per gestire i figli, non potergli portare in vacanza, dare quel che chiedono o chiedere un aiuto ai propri parenti o amici.
Non è che ce l'ho per principio con chi fa figli o ne fa tanti ma è anche ovvio che bisogna fare i conti con le proprie possibilità, con l'ambiente in cui si vive, con quello che il proprio Stato offre e non ultime le proprie responsabilità come persona e genitore.
Ricorda anche che se siamo qui a dire è pure perché tu ci tiri per i capelli. Va bene se uno è più contento delle famiglie con tanti figli, ma questo non autorizza e giustifica a scassare i cosiddetti ogni giorno al mondo, soprattutto poi se non è oro tutto quel che luccica.