Le vie del Signore sono infinite.
Se riferito in malo modo a me, quel versetto del Vangelo non mi calza perché c'è il momento che da un peccato passato ( ormai del passato altrimenti non ci sarebbe il perdono nel presente e non c'è vita nel futuro ) si passa, nel presente, a vivere senza quel peccato; è vivere senza quel peccato la sequela al Cristo.
Quello che voglio dire è che se ci si immagonisce nel peccato ci troviamo ed essere simili a colui che dopo aver iniziato ad arare con aratro e cavalli o buoi ( immaginati la scena del vomere calzato a terra e gli animali che tirano) si ferma perché si è dimenticato di qualcosa.
Prepara bene prima affinché non ti succeda di fermarti.
Non so se mi sono spiegato riguardo ai diversi momenti in cui si sviluppa il peccato.
Tu poi consideri un dato di fatto che le persone non si conoscano a fondo quindi le fai soggette ad ingannarsi, ma anche questo non è vero, non è un dato universale.
Io direi in conclusione che sei tu il metro di misura di ciò che pensi, quindi se davanti ai tuoi occhi c'è un trave sai già come finisce, cioè non vedi niente di niente, ma se ci metti le lenti nere vedrai sicuramente nero.





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Rispondi Citando
, l'amarissimo che fa benissimo, così è oggi, per me e per tanti altri la casta sacerdotale con i suoi rivoli sparsi a fin di poco bene e molto lucro o riconoscimento o potere, e, andando oltre poco fa è pure venuto alla luce, come la ciliegina sulla torta uno schifoso peccato sessuale, il più schifoso al mondo perché coinvolge nelle segrete oscure degli innocenti fanciulli affidati per fede dai fedeli, che forse l'hanno pure persa del tutto, alia custodia ed alle cure, e che cure, dei preti, vescovi e chissà che altro. Non oso immaginare il peccato di sodomia
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