Originariamente Scritto da
Vega
Sei sempre qui (e pure altrove) a ripetere gli stessi concetti, le stesse domande, le stesse frasi, le stesse parole per giorni, mesi, anni. Perché?
L'amore, così come le altre emozioni, ti è già stato detto che dipendono dalle molecole prodotte dal corpo e dalle funzioni del cervello.
Se ti innamori, l'innamoramento, l'attrazione, l'attaccamento, la voglia di trombare, te la comunica il cervello, apprezzamento delle doti intellettive e morali comprese che ti piacciono nell'altro.
Continui a dire che il cervello non fa questo e non fa quello, che la coscienza ed i valori non fanno parte di ciò che abbiamo in testa, che non riguardano neanche la memoria, la cultura, l'educazione e l'influenza dell'ambiente, che la cognizione e la valutazione delle informazioni non risiedono nelle nostre facoltà cognitive ed intellettive.
La Giannotti non so come faccia dire che la scienza non può che indagare solo una parte dell'uomo (o di altro) se non ha modo di dimostrare che esiste realmente quest'altra parte che non sarebbe indagabile dai nostri mezzi materiali, scientifici. Ti rendi conto che è una contraddizione bella e buona? Sempre che lei e gli altri si sbrodolino davvero addosso così, con certi pensieri tanto ingenui e fallaci.
Forse sei tu che distorci il pensiero della Hack? Magari lei lo ha solo detto così, pour parler, per ipotesi, per risposta ad una domanda che le è stata posta e forse è morta sempre da atea.
Ti devo fare ancora presente che con questo tuo dire e questo tuo modo di fare stai dicendo che chiunque studia materie scientifiche, lavora nel campo, cura le persone, medico o psichiatra che sia, sta perdendo tempo, sta studiando fuffa e non capisce una mazza. Non bastano due copia-incolla, due aforismi pescati non si sa dove, due nozioni personali, travisate se non rigirate, per svelare i misteri dell'universo.
Se restiamo a livello di medicina, ti devo dire ancora una volta che un medico, qualunque specializzazione abbia e per credente che possa essere, non può andare dal paziente a raccontare quello che racconti tu. A maggior ragione se lavora insieme ad altri, in un ospedale magari, e del suo operato deve rendere conto ai medici con cui lavora e collabora, agli infermieri. Perché non è possibile che tu possa ignorare totalmente un fattore tanto evidente ed importante come questo che riguarda la professionalità, l'ambito lavorativo e la cultura di chi ci cura.
Per cui tu stai deliberatamente mentendo e provocando mentre continui a raccontare dei medici (e scienziati) credenti, delle tue nozioni sul cervello, la coscienza e l'anima.