beh, certo; come puntualizza nahui, anche scherzando, dipende dalle aspettative;
se penso alle coppie di un secolo fa - l'età dei miei nonni, mica l'antica Roma - per la maggior parte non esisteva il dialogo; posto che l'uomo "comandava", comandava poco, perché c'era poco da scegliere in vite comunque sacrificatissime;
mah... può darsi;Mano a mano che l'età avanza discuti ugualmente, ti scontri ma senti anche meno il bisogno di condividere tutto.
Poi ci sono, non metto in dubbio, anche quelle coppie che trovano il loro equilibrio facendo ognuno i fatti loro, andando in vacanza ognuno per fatti loro, magari addirittura dormendo ognuno per fatti loro e pur dicendo di provare affetto reciproco, non metto in dubbio, meno parlano tra loro meglio è.
E magari funziona benissimo così.
Conosco una coppia con figlia che addirittura vivono per settimane, a volte mesi separati, per scelta lavorativa di lui, non è che lei sia molto felice di questo, si adatta perchè ha una figlia in comune e probabilmente a modo loro si ameranno anche, di fatto a crescere la figlia è lei e non la vedo proprio così tanto felice.Poi ognuno sa di casa sua.
Altra coppia, questa sposata di cui conosco solo lei , per anni e anni non condividevano neanche la tavola a pranzo insieme, ognuno portava avanti la propria esistenza, mal si sopportavano, quindi per evitare scontri evitavano anche di dialogare, finchè lei scopre che lui si è costruito un'altra vita con un'altra donna, addirittura comprato casa nuova( hanno la separazione dei beni) e lui l'ha messa di fronte alla richiesta di divorzio. Nel frattempo si era costruito un'altra esistenza fuori, in casa (hanno anche questi un figlio ormai grande) erano coniugi , per il figlio, nonostante lei volesse e pensasse di separarsi è stata comunque una botta, una doccia fredda.
L'allontanamento è iniziato, a mio parere, quando hanno smesso di parlarsi, discutere anche.
io faccio proprio un conto della serva: credo che si è giovani molto più a lungo, e carichi di aspettative di rapporti felici in misura enormemente superiore a quanto avveniva anche solo 50 anni fa;
mi ripeto: a volte a finire sono amori con un passato molto bello e intenso; può dispiacere molto e si può soffrire, ma resta una traccia di quella gioia;
altre volte vanno in crisi rapporti nati già in modalità accontentiamoci, godiamo così così, come dice Ligabue - sarà contento Cono, che vado di citazione canora![]()
ora, a 30, 40, ma pure 50 o 60 oramai, e forse anche dopo, non si è tumulati in un loculo; ad alcuni la paura può funzionare da deterrente e zavorrare tra le mura di casa, ma oramai nessuno si sente più animale da soma e rinuncia a sorrisi, carezze, attenzioni quotidiane come fosse un qualcosa di accettabile;
guarda che nahui non ha scritto una battuta quando ha sconsigliato a Cono di promuovere il dialogo:
se una coppia è nata male assortita - cioè, con obiettivi "sociali", famiglia, figli, ecc... condizionati da pressioni esterne, ma con scarsa passione rigeneratrice originaria - l'assenza di confronto è proprio l'elemento che consente di rimuovere questo handicap iniziale e conservare, se questo è ciò che quelle persone vogliono al di sopra di tutto, persino della loro salute nervosa;
secondo me, quando si è arrivati a porsi il problema in termini di "dialogo", è già finita; per le esigenze di oggi della maggior parte delle persone, intendo; non si può misurare la propria quotidianità in una distanza troppo grande tra bisogni, aspettative e realtà ;
mi fa pensare a una geniale vignetta di Altan, e qui non abuso della parola geniale; forse potevo dire ellittico, ma in questa circostanza è lo stesso:
due coniugi in tenuta balneare; marito panciuto in shorts e ciabatte: "vuoi mezza scatoletta di tonno ?" moglie: "no, voglio essere in Giamaica, nuda a letto con Kevin Costner"![]()







, guardo invece alle differenti epoche di età , coppie giovani e coppie invece mature e che stanno insieme da tanti anni.
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