
Originariamente Scritto da
axeUgene
malgrado certe commedie di Risi e Monicelli, Gassman restava un'icona per borghesi, troppo altero e poco in grado di veicolare simpatia e immedesimazione popolari;
ma Coppi, proprio su quelle testate che citi, ha continuato ad essere presente per decenni dopo la morte, con gli infiniti servizi retrospettivi, poi sulla Occhini, Faustino, ecc... così come lo scandalo di Mina e Pani, "Paciughino", ecc... sono andati avanti per decenni; un ripasso degno dello scrupolo dei salesiani

quella era proprio l'assuefazione di massa ad avere in "casa/tv/famiglia" quelle persone, assieme a Spaak-Dorelli, Poli, Don Lurio e tutti gli altri in qualche modo "eccentrici"...
per quanto ingenuo, il popolo tv degli anni 50 e 60 non
scendeva dalla montagna del sapone; che Poli fosse gaio lo capiva chiunque, ma era talmente simpatico e divertente, popolare ed educato, figlio di carabiniere, che si insinuava nei sentimenti di gente che in via generale avrebbe provato e dichiarato ripugnanza;
appunto, è rimasto prigioniero del suo "sinistrismo", che lo inibiva, zavorrava, e costringeva all'ortodossia vaticana, specularmente a quanto avveniva tra i trinariciuti più bigotti;
però non bastavano i boomers a ribaltare l'equilibrio tradizionalista e bigotto; in Italia i cambiamenti devono arrivare ed essere in qualche modo accettati dalla
pancia agnostica, quel popolo a-fascista ereditato dalla DC, soprattutto nelle periferie non toccate dall'occupazione nazista e dalla guerra civile;
la massima espressione di quella condizione e transizione di costume e sentimenti fu la percezione di Almirante durante la campagna referendaria; di solito comunicativo di uno stato d'animo fiero e battagliero,
se ne fregava pure di imbarazzanti questioni risalenti alla guerra;
ma quando ha dovuto interpretare il clerico-fascista sulla questione del divorzio, lui separato e in concubinato con donna Assunta, coppia di culto per quello zoccolo duro del 10% di aficionados, il bluff si leggeva come sul volto di un bambino.