Pagina 22 di 37 PrimaPrima ... 12 18 19 20 21 22 23 24 25 26 32 ... UltimaUltima
Risultati da 316 a 330 di 552

Discussione: Storia e religioni

  1. #316
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
    Data Registrazione
    17/07/06
    Località
    Empoli
    Messaggi
    65,257
    Citazione Originariamente Scritto da dietrologo Visualizza Messaggio
    Perché se consideriamo Dio un essere elevato inimmaginabile consideriamo l'uomo all'apice della creazione ? tra l'uomo e Dio non potrebbero esistere qualche infinite variabili di espressione divina ? i nostri sensi non lo possono percepire ma allora perché immaginiamo Dio ?
    Perchè non ci basta bere e mangiare, Mik. Perchè l'Uomo non vive di solo pane: Non gli basta. Ha bisogno di molto altro.
    Tutto è espressione di Dio! Il cielo, le stelle, il mare, i fiori, gli animali....
    Dio ha voluto creare in ultimo, qualcuno che Gli rendesse gloria per ciò che aveva creato.
    L'Uomo è Immagine di Dio perchè è l'unico ad avere consapevolezza di sè....coscienza di sè....discernimento di sè, dotato di una nozione di cosa sia Bene e cosa sia Male. Capace di ordinare e dirigere le proprie azioni secondo quello che sente e prova nell'intimo di sè...
    amate i vostri nemici

  2. #317
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
    Data Registrazione
    17/07/06
    Località
    Empoli
    Messaggi
    65,257
    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    allora, è ovvio che la stratificazione dei testi nel corso dei secoli implica tutte quelle incongruenze che vediamo; pure la lotta notturna di Giacobbe non è male...
    ma la personificazione è una possibilità;

    quello che rileva sul piano teologico è proprio la condizione di essere senziente e "morale", che interagisce con l'umano sullo stesso piano dialettico, categorie logiche e, soprattutto, morali; cioè, la personificazione può avere funzione strumentale, come nei film con gli alieni che assumono sembianze umane e traducono la loro lingua in modo che sia comprensibile;
    ma l'interazione morale - come i Comandamenti - implica l'antropomorfismo irreversibile come attributo che connota tutto l'impianto teologico;

    il problema di fondo è proprio quello di attribuire un senso morale alla presenza immanente del divino, a fronte di tutto ciò che appare come moralmente insensato, o maligno;
    da qui la necessità di una rarefazione divina, che in un certo senso funziona negli impianti ebraico, islamico e riformato, ma non in quello cattolico; nei primi due casi perché i testi sono mere narrazioni, e non c'è incarnazione, quindi il tutto è flottante; nel caso dei riformati proprio grazie alla predestinazione, che rende Dio esternale al mondo dopo Cristo, ma manifesto nella coscienza, una specie di prodromo della ragion pratica;

    per i cattolici è un problema perché questa modalità, accettata a denti stretti, implica il declassamento del clero, del Magistero, ecc...cioè, quell'immanenza mondana, anziché limitarsi alla legge a se stessi di Paolo, viene estesa al mandato petrino, che è stata una bella furbata, per una dozzina di secoli.
    Sono i 2 Polmoni coi quali respira la Chiesa, Pietro e Paolo: Da sempre! Il primato è di Dio. Dio sta sopra Paolo e sta sopra Pietro. Sopra la Coscienza e sopra il Magistero. Non sono gli uomini (per quanto grandi possano essere) a dirigere e tenere in piedi la Chiesa: Ma Dio! E fino a quando sarà Dio ad assistere e sostenere la Chiesa, niente potrà distruggerla. E' scritto.

    «Quante forze, lungo la storia, hanno cercato - e cercano - di annientare la Chiesa, sia dall’ esterno sia dall’ interno, ma vengono tutte annientate e la Chiesa rimane viva e feconda», ha aggiunto ancora Jorge Mario Bergoglio. «Tutto passa, solo Dio resta. Infatti, sono passati regni, popoli, culture, nazioni, ideologie, potenze, ma la Chiesa, fondata su Cristo, nonostante le tante tempeste e i molti peccati nostri, rimane fedele al deposito della fede nel servizio, perché la Chiesa non è dei Papi, dei vescovi, dei preti e neppure dei fedeli, è solo e soltanto di Cristo». Solo «chi vive in Cristo - è il monito del Pontefice - promuove e difende la Chiesa con la santità della vita, sull’ esempio di Pietro e di Paolo. I credenti nel nome di Cristo hanno risuscitato i morti; hanno guarito gli infermi; hanno amato i loro persecutori; hanno dimostrato che non esiste una forza in grado di sconfiggere chi possiede la forza della fede!».

    https://m.famigliacristiana.it/artic...ra-la-fede.htm
    amate i vostri nemici

  3. #318
    L'avatar di dietrologo
    Data Registrazione
    27/08/08
    Località
    in campagna
    Messaggi
    9,714
    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Perchè non ci basta bere e mangiare, Mik. Perchè l'Uomo non vive di solo pane: Non gli basta. Ha bisogno di molto altro.
    Tutto è espressione di Dio! Il cielo, le stelle, il mare, i fiori, gli animali....
    Dio ha voluto creare in ultimo, qualcuno che Gli rendesse gloria per ciò che aveva creato.
    L'Uomo è Immagine di Dio perchè è l'unico ad avere consapevolezza di sè....coscienza di sè....discernimento di sè, dotato di una nozione di cosa sia Bene e cosa sia Male. Capace di ordinare e dirigere le proprie azioni secondo quello che sente e prova nell'intimo di sè...
    Veramente io ho detto un'altra cosa , nella foga di sfornare la cantilena ...prova rileggere vediamo se riusciamo a capire

  4. #319
    Opinionista L'avatar di axeUgene
    Data Registrazione
    17/04/10
    Località
    sotto una quercia nana in zona Porta Genova
    Messaggi
    23,269
    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Sono i 2 Polmoni coi quali respira la Chiesa, Pietro e Paolo: Da sempre! Il primato è di Dio. Dio sta sopra Paolo e sta sopra Pietro. Sopra la Coscienza e sopra il Magistero. Non sono gli uomini (per quanto grandi possano essere) a dirigere e tenere in piedi la Chiesa: Ma Dio! E fino a quando sarà Dio ad assistere e sostenere la Chiesa, niente potrà distruggerla. E' scritto.

    «Quante forze, lungo la storia, hanno cercato - e cercano - di annientare la Chiesa, sia dall’ esterno sia dall’ interno, ma vengono tutte annientate e la Chiesa rimane viva e feconda», ha aggiunto ancora Jorge Mario Bergoglio.
    appunto;
    se fai caso, le grandi crisi della Chiesa contemporanea sono tutte generate all'interno: pedofilia, scandali finanziari e riciclaggio, infiltrazioni mafiose, crisi delle vocazioni e dell'obolo, scismi dei tradizionalisti;

    l'anticlericalismo è un fenomeno residuale, ridotto a qualche esponente del cretinismo ateista, tipo Odifreddi; non foss'altro perché non si trova più un prete nemmeno a cercarlo col lumicino;
    man mano che muoiono le lettrici ottuagenarie, sui giornaletti di gossip le apparizioni mariane vengono sostituite da quelle della Ferragni, e le dichiarazioni pubbliche di Fedez interessano in media molto più di quelle del papa, alle quali presta più attenzione gente come me, e suscitano consenso maggioritario proprio in quegli ambienti che un tempo erano i "nemici", seguaci di Peppone, e l'ostilità dello zoccolo duro dei frequentatori della Santa messa;

    l'esponente laico più attivo e popolare del pensiero cattolico - Vito Mancuso - è in odore di eresia e scomunica, preso nel fuoco incrociato di tradizionalisti avvelenati da Family Day e progressisti che non possono cedere sul piano della dottrina;

    non è la fine della Chiesa, ma direi il suo inferno, una specie di agonia lentissima; e ci fermiamo alla casa-Italia; perché nel resto del mondo cristianizzato le cose vanno molto peggio;

    significativamente, papa Ratzinger, ha fatto il gesto dell'ombrello e si è irritualmente - l'anti-Wotyla, martire fino all'ultimo - tirato fuori dalla faida e da questa tortura di dover assistere impotente a questo 8 settembre clericale; si è eclissato come re Vittorio, e ha lasciato a Bergoglio/Badoglio, anche lui tacciato di tradimento, il compito di togliere le castagne dal fuoco, significativamente costretto ad allearsi con gli ex nemici; come auto-lesionisti, i curiali fanno significativamente a gara coi dirigenti del PD

    poi, cosa che in pochi qui hanno capito, a me la Chiesa può fare mediamente persino simpatia e tenerezza, anche gratitudine per come conserva il patrimonio artistico e culturale; nel 90% dei casi mi trovo generalmente d'accordo coi contenuti espressi colloquialmente dal papa; ma questo non può indurre una persona intellettualmente onesta a chiudere gli occhi sulla deriva oggettiva, la distanza tra apparato/Dottrina e sensibilità delle persone più impegnate e realmente credenti.
    Ultima modifica di axeUgene; 03-09-2021 alle 06:41
    c'� del lardo in Garfagnana

  5. #320
    Opinionista L'avatar di Breakthru
    Data Registrazione
    30/04/19
    Messaggi
    4,632
    Citazione Originariamente Scritto da crepuscolo Visualizza Messaggio
    Come poteva non voler vedere se stava da una parte?
    quando passava negli accampamenti pretendeva di trovarli immacolati

    Deuteronomio 23; 13-14

  6. #321
    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    bene, fin qui ci siamo; ma allora:

    se l'uomo fosse davvero libero, potrebbe scegliere, poniamo tra A e B, ma questo è impossibile nel momento in cui affermi che Dio sa già quale sarà la scelta;
    sarebbe come affermare la possibilità che Michael Cimino, il regista del Cacciatore, osservi il suo film che finisce diversamente da come lo ha girato; nell'ultima scena Steve non si spara nella roulette russa, e se ne torna con Mike felice e contento da Meryl Streep;


    ma Dio è intervenuto proprio col dono della fede; ha deciso Lui a chi farne dono;

    beh, come rispondevo a dietrologo, checché se ne pensi, per le chiese cristiane Dio è antropomorfo, cioè noi a Sua immagine e somiglianza; e lo è pure Satana; fece scalpore la dichiarazione di papa Ratzinger su questo: Satana è proprio una persona;

    poi, ovviamente, ognuno è libero di credere a quel che vuole; ma se vai al S. Uffizio e affermi certe idee, quelli ti chiedono di abiurare e, se non lo fai, ti scomunicano; il fatto che non abbiano nessun interesse a questionare le tue idee non significa certo che le ammettano in via di principio; anche perché, ove lo facessero, sarebbe la dissoluzione stessa della Chiesa.
    Quando l'uomo deve scegliere è "staccato" dalla volontà di Dio e può scegliere tra A e B anche se Dio sa già quale sarà la scelta ma non la influenza.Essendo Dio fuori dallo spazio e dal tempo non si può porre il suo rapporto con l'uomo come una cronologia o trama di un film ma va considerata come un interagire che certamente noi afferriamo con difficoltà immersi come siamo nello spazio-tempo.

    La fede è un dono di Dio per tutti(siamo tutti sullo stesso piano).Il fatto è che per ricevere questo dono bisogna "allungare il braccio "per prenderlo,essere disponibili ad accettarlo.

  7. #322
    Opinionista L'avatar di axeUgene
    Data Registrazione
    17/04/10
    Località
    sotto una quercia nana in zona Porta Genova
    Messaggi
    23,269
    Citazione Originariamente Scritto da Rachele Giacobi Visualizza Messaggio
    Quando l'uomo deve scegliere è "staccato" dalla volontà di Dio e può scegliere tra A e B anche se Dio sa già quale sarà la scelta ma non la influenza.Essendo Dio fuori dallo spazio e dal tempo non si può porre il suo rapporto con l'uomo come una cronologia o trama di un film ma va considerata come un interagire che certamente noi afferriamo con difficoltà immersi come siamo nello spazio-tempo.
    se afferri con difficoltà questa immanenza, non dovresti nemmeno definire una prerogativa divina come l'onniscienza; perché in quel caso poi devi necessariamente spiegare il senso della pre-scienza come dialettica immanente, interazione;

    la verità è che il dio onnisciente serviva solo per intimare l'obbedienza e affermare che nulla sarebbe potuto essere nascosto a Dio; ma questa è un'esigenza di tipo pagano, arcaico, di un dio che remunera e punisce; un dio che smette di essere accettabile nel momento in cui nel mondo si verifica l'ingiustizia, la sofferenza e la morte di innocenti, anche per cause naturali, ecc...

    a prescindere da cosa uno vuol credere, per i teologi essere convincenti coi "colleghi" è essenziale, perché altrimenti non lo si è più coi fedeli;

    La fede è un dono di Dio per tutti(siamo tutti sullo stesso piano).Il fatto è che per ricevere questo dono bisogna "allungare il braccio "per prenderlo,essere disponibili ad accettarlo.
    questo non va bene, per tanti motivi;

    l'indifferenziazione che sostieni - la fede donata a tutti - implica che decisiva per la salvezza in ultima analisi sia la sola ragione; che per la religione fai-da-te va bene, ma per chi deve sostenere la necessità di Cristo no; non è una cosa che si può argomentare a sentimento, visto che se ne è discusso per un millennio almeno, e si tratta di cose che si studiano a scuola;

    si può legittimamente credere o meno, si tratta di fede; ma quando si importa la fede nell'immanenza, nel mondo, per farne un sistema teologico-morale, quello è proprio un sistema razionale, in cui i conti devono tornare, tutti e con precisione;
    dire non afferriamo, o l'origine del Male è un mistero, dati i presupposti, è come se l'ingegnere aeronautico confessasse di non sapere se l'aereo che ha progettato e su cui stai per salire reggerà alle sollecitazioni del volo;

    questa cosa che sostieni, con un dio che sa prima, ma l'uomo sarebbe libero di fare diversamente da quanto Dio sa già, non regge; quindi, o rinunci all'onniscienza, o alla libertà; questo però non ti impedirebbe comunque di sperare di fare la cosa giusta, anche nell'idea che in fondo non sarai tu a decidere, e comunque desiderare di agire bene, sempre nella consapevolezza che questo desiderio non è un tuo merito;
    il senso delle parole di Paolo era: è ovvio che agendo esprimete un giudizio, ma evitate di giudicare gli altri, perché non sapete e non c'è merito nell'essere o sentirsi giusti ; chiaramente, un messaggio che imbarazzava chi esibiva la devozione;
    a prescindere dal credere o meno, apprezzare, ecc... non è un postulato stupido come sembrerebbe a prima vista, ad intuito, a chi pensi: come è possibile che io sia un burattino ?
    c'� del lardo in Garfagnana

  8. #323
    Opinionista L'avatar di axeUgene
    Data Registrazione
    17/04/10
    Località
    sotto una quercia nana in zona Porta Genova
    Messaggi
    23,269
    In via ordinaria, chi sia cresciuto in ambiente cattolico - non importa se credente o meno - non percepisce l'eccentricità di questo sistema religioso e i problemi dottrinari che esso pone:
    se partiamo dall'ebraismo originario, la religione di Gesù, si trattava di un sistema fondato sui Comandamenti e sui precetti della Torah, interpretati però dai rabbini, dove l'AT era solo una narrazione indicativa e poetica;
    Torah e interpretazioni fungevano da camera di compensazione elastica e flottante a fronte dei principi, e nei Vangeli i rimandi a quella prassi sono numerosissimi; Gesù argomenta proprio come un rabbino, con quei paradossi che rimandano alla coscienza individuale: non sappia la sinistra cosa fa la destra... fino al Sabato per l'uomo, che non era una novità per gli ebrei: cioè, si può derogare al precetto se vi è necessità, e non stupisce affatto che l'ebreo ellenizzato Paolo parli a coloro che sono legge a se stessi, e quindi esercitano la stessa valutazione in coscienza;

    i problemi sorgono quando per secoli quella cultura diventa intrisa di ellenismo, razionalismo, e poi si produce l'eccezione Gesù-Cristo; perché un problema ?

    perché quel sistema, prima in equilibrio, perde quella camera di compensazione che lo rendeva in qualche modo elastico, e diventa un sistema normativo pieno di postulati teologici che si confrontano col razionalismo del pensiero ellenistico;

    affermare come evento centrale ed essenziale la Passione e la Resurrezione, significa implicare che l'AT e la Torah non fossero sufficienti, e quindi - per lo standard razionalista ellenizzato - un dio imperfetto, che avrebbe dovuto correggerSi; già questo è un problema enorme alla luce della teologia medievale;

    poi, nei primi secoli, i vescovi dovevano sostanziare il principio del Nulla Salus..., cioè: non c'è salvezza fuori dalla Chiesa e dalla fede in Cristo risorto; ma questo, nel costrutto teologico, presenta problemi ancora più grandi:
    perché, se la Salvezza dipende dalla fede nella Resurrezione, la Passione diventa un evento imprescindibile e necessario, inteso da Dio; ma questo significa anche che anche la "collaborazione" di Pilato, del sinedrio, di Giuda e dei soldati romani era indispensabile; se questi soggetti fossero stati liberi di agire diversamente, si sarebbe dovuto ammettere che in fondo anche la Passione e la Resurrezione erano eventi dispensabili;

    infatti, già nel IV° secolo Agostino negava il libero arbitrio, e fu minacciato e costretto ad abiurare - salvo poi riconfermare, quando fu al sicuro - perché le implicazioni toglievano potere ai vescovi;
    quando la questione è arrivata a Lutero, l'alternativa era tra gettare alle ortiche le Scritture o il potere del clero, e lui non ha avuto dubbi;
    ha preferito dire ai fedeli: le cose vanno così perché siamo predestinati, quindi Dio non fa errori, non si corregge, Cristo è necessario, anzi è l'unica cosa necessaria, e anche la fede è una Grazia divina, che dipende solo da Dio, senza alcun merito, come dice Paolo;

    capisco che sia un'idea controintuitiva per la maggior parte delle persone, soprattutto quelle educate in ambiente cattolico e poco familiari alle questioni teologiche e filosofiche; ma era l'unica formula per far quadrare i conti e salvare l'autorevolezza delle Scritture, dopo che la stampa cominciava a diffonderle e lo stesso clero decentrato cominciava ad interpretare in proprio, e che nei secoli precedenti si era visto un florilegio di eresie;

    tutto questo solo per accennare a solo un paio di problemi che la narrazione cristiana poneva dal punto di vista teologico, discostandosi dall'impianto originario; quello luterano, cerca di tagliare via tutte quelle costruzioni abusive e ricreare l'antico equilibrio, con i riferimenti biblici, temperati dall'esercizio della coscienza, e senza una chiesa-autorità chiamata a rispondere della logica, sempre sotto schiaffo.
    c'� del lardo in Garfagnana

  9. #324
    Dio sa già ciò che ognuno sceglierà e come andrà a finire(anche nelle vicende della Passione) ma non influisce sulla scelta.Ciò che avverrà in futuro,le scelte umane Lui le conosce ma ci lascia creare la nostra storia.C'è differenza tra essere testimone o influire sui fatti.Noi potremmo anche ipotizzare che persone salde nella fede possano diventare peccatori o viceversa perchè questo è possibile nel contesto umano ma tutto ciò che noi possiamo ipotizzare Dio lo sa già.
    Un esempio banale:un bambino può scegliere tra un dolce o un frutto;il padre lo lascia libero di sceglere anche se sa che probabilmente sceglierà il dolce(al massimo gli può consigliare la scelta più sana);Dio sa già cosa sceglierà e prende atto di ciò che avviene.L'uomo non è libero di fare diversamente di quanto Dio sa già ma è Dio che sa cosa l'uomo farà che non è diverso da ciò che Lui sa.

  10. #325
    Dio sa già ciò che ognuno sceglierà e come andrà a finire(anche nelle vicende della Passione) ma non influisce sulla scelta.Ciò che avverrà in futuro,le scelte umane Lui le conosce ma ci lascia creare la nostra storia.C'è differenza tra essere testimone o influire sui fatti.Noi potremmo anche ipotizzare che persone salde nella fede possano diventare peccatori o viceversa perchè questo è possibile nel contesto umano ma tutto ciò che noi possiamo ipotizzare Dio lo sa già.
    Un esempio banale:un bambino può scegliere tra un dolce o un frutto;il padre lo lascia libero di sceglere anche se sa che probabilmente sceglierà il dolce(al massimo gli può consigliare la scelta più sana);Dio sa già cosa sceglierà e prende atto di ciò che avviene.L'uomo non è libero di fare diversamente di quanto Dio sa già ma è Dio che sa cosa l'uomo farà che non è diverso da ciò che Lui sa.

  11. #326
    Sovrana di Bellezza L'avatar di ReginaD'Autunno
    Data Registrazione
    01/05/19
    Località
    In un incantevole paese della regione dei trulli
    Messaggi
    11,496
    Così sembra quasi che Dio sia un dittatore del destino: sa già cosa avverrà e come avverrà nell'uomo e lo lascia vivere magari lasciando che un uomo si droghi o si schianti contro un palo, e potrei continuare all'infinito.
    Gli dà la possibilità di scegliere tra il bene e il male, e magari non gliene importa niente se sceglie il male.
    Hai belle parole Rachele ma come le dici sono contradditorie, a dir poco!
    ​Corteggiata da l'aure e dagli amori, siede sul trono de la siepe ombrosa, bella regina dè fioriti odori, in colorita maestà la rosa CLAUDIO ACHILLINI

    La regina del sud sorgerà nel giudizio. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone (Matteo 12:42)

  12. #327
    Opinionista L'avatar di axeUgene
    Data Registrazione
    17/04/10
    Località
    sotto una quercia nana in zona Porta Genova
    Messaggi
    23,269
    Citazione Originariamente Scritto da Rachele Giacobi Visualizza Messaggio
    Dio sa già ciò che ognuno sceglierà e come andrà a finire(anche nelle vicende della Passione) ma non influisce sulla scelta.Ciò che avverrà in futuro,le scelte umane Lui le conosce ma ci lascia creare la nostra storia.C'è differenza tra essere testimone o influire sui fatti.
    non è certo questione di influire:
    se si conosce in anticipo un esito, A invece di B, vuol dire che quello è il solo possibile, e chi crede di aver scelto A si è solo illuso di essere stato libero;

    Un esempio banale:un bambino può scegliere tra un dolce o un frutto;il padre lo lascia libero di sceglere anche se sa che probabilmente sceglierà il dolce
    vedi, anche tu paragoni Dio all'uomo, e confondi quell'onniscienza col tuo probabilmente umano;

    Dio sa già cosa sceglierà e prende atto di ciò che avviene.L'uomo non è libero di fare diversamente di quanto Dio sa già ma è Dio che sa cosa l'uomo farà che non è diverso da ciò che Lui sa.
    vedi che arrivi anche tu alla stessa conclusione; è l'uomo che si illude di essere libero, senza esserlo;

    ora, io capisco che sia difficile accettare un'idea del genere; ma se si vuole mantenere il costrutto cristiano, è indispensabile, per i tanti motivi che ho elencati, primo fra tutti la necessità della Passione e Resurrezione.
    c'� del lardo in Garfagnana

  13. #328
    Opinionista L'avatar di axeUgene
    Data Registrazione
    17/04/10
    Località
    sotto una quercia nana in zona Porta Genova
    Messaggi
    23,269
    Citazione Originariamente Scritto da Rachele Giacobi Visualizza Messaggio
    Dio sa già ciò che ognuno sceglierà e come andrà a finire(anche nelle vicende della Passione) ma non influisce sulla scelta.
    come ho spiegato, questo per i teologi cristiani non è possibile;
    per il semplice motivo che se, per ipotesi, i "cattivi" non avessero fatto la loro parte - ipotesi che deve necessariamente essere contemplata dal libero arbitrio - Passione e Resurrezione sarebbero state dispensabili, non essenziali, e così lo stesso Cristo; è andata così, ma poteva andare anche diversamente... non è certo questa la teologia cristiana;
    di contorno, tra i tantissimi altri problemi, spunterebbe fuori anche quello di dannare quei cattivi che avrebbero operato secondo il piano divino, dovendo compierlo;
    certo, nei ragionamenti di fantasia si può dire tutto;
    ma un teologo deve dare un costrutto razionale e credibile, perché altrimenti è improbabile convincere un gregge istruito, che ragioni e conosca le Scritture; che poi è ciò che è avvenuto effettivamente, nella storia.
    c'� del lardo in Garfagnana

  14. #329
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
    Data Registrazione
    08/10/07
    Messaggi
    24,570
    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio

    e anche la fede è una Grazia divina, che dipende solo da Dio, senza alcun merito, come dice Paolo;
    Se è così allora l'impegno per la gravità del compito affidato da Dio ad Abramo, Mosè, ai profeti, ecc. a chi va?
    Se Dio comanda poi chi esegue la sua volontà? E con quale sforzo lo fa?
    L'investito, oltre la soddisfazione personale di avere Dio dalla sua dovrà pur far qualcosa di testa sua o no? Altrimenti lo farebbe Dio.
    Addirittura nella Bibbia si dice pure che Mosè non compi il miracolo di far sgorgare subito, senza pensarci tanto, dell'acqua da una roccia perché dubitò e per questo Dio non lo fece entrare nella terra promessa; quello di Mosè o di altri ispirati da Dio, cos'è secondo te? non è libero dubbio? Non è incertezza?
    Oppure, come sosterresti tu, se Dio sapeva che Mosè avrebbe dubitato, perché allora l'ha punito? Dov'è la colpa di Mosè?

  15. #330
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
    Data Registrazione
    08/10/07
    Messaggi
    24,570
    Supponiamo che io da A voglia andare a B.
    Posso scegliere il cammino in riva al mare, od il cammino che rasenta le colline, ecc.
    Quindi se da Ancona voglio andare a Falconara che è a 10 Km. posso scegliere di andarvi via mare, prendere l'autobus, il treno, o in auto se qualcuno mi accompagna.
    E Mario, un mio amico, che è rimasto in Ancona sa benissimo che andrò a Falconara ma non gli ho detto come perché è una mia esperienza personale.
    Non è detto che per andare da A a B si scelga sempre il tragitto più corto, il segmento; la logica non c'entra con il piacere del paesaggio.
    Nella mente del credente c'è sempre la coscienza di fare per se stessi o per Dio.

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
  • Il codice BB � Attivato
  • Le faccine sono Attivato
  • Il codice [IMG] � Attivato
  • Il codice [VIDEO] � Attivato
  • Il codice HTML � Disattivato