perfetto;
peccato che si tratti di Mario, e non di Dio onniscientesempre lì mi cade, signora Longari ?
c'era e c'è anche il guardare nel piatto altrui, il giudicare, l'opportunismo...Non è detto che per andare da A a B si scelga sempre il tragitto più corto, il segmento; la logica non c'entra con il piacere del paesaggio.
Nella mente del credente c'è sempre la coscienza di fare per se stessi o per Dio.
in un quadro di predestinazione ti si chiede di amare e ringraziare Dio e meritarti ciò che ti offre, eventualmente di essere una brava persona; la virtù premio a sé stessa, indipendentemente dalla ricchezza, dalle ingiustizie e dai tormenti, da quello che fanno gli altri;
nel contesto negoziale cattolico, neo-pagano, non si ama Dio; lo si teme per il castigo che può infliggere ex-post - per questo è fondamentale la predestinazione ! - e perciò anche quel bene si persegue con spirito opportunista, nella speranza di avere in cambio qualcosa, una rivincita, la soddisfazione di qualche sentimento meschino di rivalsa sugli altri, un primato morale mondano, una vanità ; questo è un dio antico, per l'uomo ignorante; inadatto all'umanità in grado di distruggere se stessa, il pianeta, la natura, che sarebbe tenuto a decidere in proprio, e non a temere un'autorità .