se tu avessi avuto la mentalità mafiosa - io ce l'ho, da romano cresciuto nei quartieri dei potenti - avresti immediatamente fatto presente in modo asciutto e guardandolo negli occhi:veramente dici ? meglio di no..., l'ultimo avviso pacifico che si dà a una pulce che tossisce; capisce subito;

la mafia non sono questi zozzoni, ma la soggezione rassegnata alle gerarchie; una volta, un nostro cliente siciliano che viveva in un paesone, non ricevette un disco in contrassegno; il postino si era fregato i soldi, ma aveva sbagliato persona; il cliente, nipote di "notabile", ci chiamò perché il disco non gli era arrivato, e noi avevano il tag della spedizione; dopo qualche ora, chiamò più volte il postino, prostrato peggio del Fantozzi più umiliato, implorando perdono e che intercedessimo col cliente; il nostro socio, messinese, si stupiva che quello non avesse idea della posizione sociale del cliente - peraltro, che noi sapessimo, una bravissima e mite persona;

ecco, la mafia per quel che posso capire è la consapevolezza rassegnata all'idea che ci sono gerarchie sociali che contano più della legge, e che puoi fare il prepotente, ma non con chi è più prepotente di te, e che ci si scambiano favori e non ci si pestano i piedi tra prepotenti; c'è ovunque in Italia, come i gruppi di bulletti in tutte le scuole.