Citazione Originariamente Scritto da Doppio Visualizza Messaggio
Non è un fatto evidente che il Dio dell'antico testamento abbia eletto un popolo, quello di Israele? La legge vale per loro, gli altri sono nemici; vuoi negare che sia pieno di passaggi nell'antico testamento in cui si fa esplicito riferimento a popoli a cui muovere guerra e vanno massacrati uomini, donne e bambini.
C'è una discendenza secondo la carne e ce n'è una (molto più importante) secondo lo Spirito, amico Doppio.

"il vero Israele non è l’Israele “secondo la carne”, perché Israele era spiritualmente presente nella persona del patriarca Abramo, il quale è entrato nell’alleanza credendo alla promessa di Dio: « Tuttavia la parola di Dio non è venuta meno. Infatti non tutti i discendenti di Israele sono Israele, né per il fatto di essere discendenza di Abramo sono tutti suoi figli. No, ma: in Isacco ti sarà data una discendenza, cioè: non sono considerati figli di Dio i figli della carne, ma come discendenza sono considerati solo i figli della promessa » (Rm 9,6-8). Si è dunque figli di Abramo in quanto si eredita la sua fede e non soltanto per discendenza biologica. il rifiuto di Israele non rappresenta il venir meno – neppure parziale – del piano di Dio, perché Dio sa servirsi del male della storia per farne uscire un bene ancor maggiore, per cui questo stesso rifiuto, l'”indurimento” di Israele, ha un senso provvidenziale. A causa del rifiuto di Israele sono le genti ad entrare nel piano di Dio. Alla fine poi anche Israele entrerà e il suo ruolo sarà straordinario. « Ora io domando: Forse inciamparono per cadere per sempre? Certamente no. Ma a causa della loro caduta la salvezza è giunta ai pagani, per suscitare la loro gelosia. Se pertanto la loro caduta è stata ricchezza del mondo e il loro fallimento ricchezza dei pagani, che cosa non sarà la loro partecipazione totale! » (Rm 11,11-12).

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