Originariamente Scritto da
axeUgene
riportato da te è esattamente quel proselitismo che Francesco dismette; leggi attentamente:
In nessun altro c'è salvezza; non vi è infatti altro nome dato agli uomini sotto il cielo nel quale è stabilito che possiamo essere salvati!
questo è esattamente il Nulla Salus preconciliare, che la Chiesa stessa ha dovuto smentire, come ti ho riportato;
proselitismo è dire: la mia dottrina/Chiesa è l'unica, la migliore, quella vera, ecc..., che è quello che fai tu, qui;
testimonianza è quando TU, in prima persona, mostri l'effetto concreto della tua adesione a quella dottrina, in modo tale che chi ti incontra possa apprezzare quel tuo modo di essere, e attraverso quello, la bontà della tua ispirazione religiosa, in modo tale da volerti imitare, essere come te;
l'esempio - perdona il profano, ma in effetti quello è - è quello del testimonial pubblicitario: una persona cui molti ambiscono ad assomigliare che dichiara o mostra la sua scelta di un determinato prodotto, o anche stile di vita, scelta; il personaggio popolare che si mostra mentre si fa vaccinare è testimonial del vaccino; e le persone che hanno stima di lui o vorrebbero essere come lui, tendono ad emularne le scelte per assimilarsi a quella condizione;
se io vado al ristorante e scelgo un piatto di linguine allo scoglio o di trenette al pesto, sono talmente soddisfatto che testimonio la bontà di quel piatto; chi mi guarda pensa che quelle linguine devono essere davvero buone;
ma se io, mentre le mangio, guardo i piatti degli altri e commento o critico le loro scelte, invece di godermi la mia, la testimonianza sortisce l'effetto opposto: gli altri commensali del ristorante penseranno che io non devo essere tanto soddisfatto della mia scelta, e più dico che il mio piatto è il più buono e che tutti avrebbero dovuto ordinarlo, più quelli si convincono - a torto o a ragione - che in effetti sto covando il rimpianto di non aver ordinato la loro grigliata o frittura;
se parti dalla Buona novella della vittoria sulla morte, ma finisci a questionare in modo macerato e angosciato sulle scelte famigliari o sessuali compiute dagli dagli altri in perfetta buona fede e trasparenza, all'esterno il messaggio che arriva probabilmente non è quello che vorresti comunicare;
ripeto: questa cosa per un teologo cristiano non è sostenibile, perché in effetti sconfessa il dio di prima come pasticcione, che ha avuto bisogno di rimettere mano alle cose, visto che la Sua Legge, senza Cristo, sarebbe risultata insufficiente; ma con la contraddizione per cui comunque per quella Legge ci sono stati giusti e salvati nella loro libertà, anche senza Cristo; quindi, quest'ultimo non sarebbe indispensabile, come le chiese cristiane, tutte, devono sostenere;
per questo è necessaria la Predestinazione e la negazione del libero arbitrio, in modo da azzerare tutto, inclusa questa contraddizione, esiziale per un cristiano, che deve incentrare tutto su Cristo come compimento di un disegno divino in cui la pretesa libertà sarebbe incompatibile, per le troppe contraddizioni;
magari tu non le vedi, ma è la storia della teologia che le conferma, incluse le progressive ammissioni nei documenti della stessa Chiesa.