dunque, io ho diversi amici e conoscenti che si sono schierati contro le politiche di contenimento, più o meno no-vax o altrimenti radicalmente critici contro quasi tutte le formule di intervento adottate;
ora, si tratta quasi sempre di gran brave persone, la maggior parte con una o anche più lauree, quindi non certo delle capre;
tuttavia, si tratta pur sempre di una frangia marginale, che interpreta i dati disponibili a tutti gli altri soggetti omologhi in modo diverso;
senza addentrarmi nel merito, devo comunque spiegarmi questa deviazione in modo razionale, senza poter dare della capra a quel 90% di persone altrettanto capaci ed istruite che interpreta le circostanze diversamente;
il contestatore ricorre all'argomentazione pecorile, che però non è un'argomentazione di merito, che confuta, spiega in modo concludente e ineludibile;
quindi, l'unica ipotesi razionale che mi spiega una divergenza tanto marcata è di ordine psicologico:
cioè, queste persone, in buona fede o per motivi diversi e magari comprensibili o legittimi di diffidenza o ostilità ai poteri in quanto tali, hanno abbracciato determinate teorie, rimanendone prigioniere per orgoglio; visto che si rendono conto dell'inconsistenza di quanto sostenuto, e la cosa pesa loro in termini di autostima, si avvitano nella riconferma ad oltranza, come quasi sempre chi sia o si senta imputato;
siccome sono brave persone, devono necessariamente costruirsi un quadro di buona fede, in un meccanismo tipo forasacco, che loro stessi agitano, facendolo salire su per la manica;
io non ho alcun problema a transigere; non emargino certo l'amico più o meno no-vax, né insisto a riproporgli evidenze che lo mettano in torto;
però mi preoccupo per la sua autostima, e cioè che questa ferita lasci uno strascico di cittadinanza umiliata, che è un tratto tipico dei grandi traumi socio-politici; tipicamente, in Italia è un 10% della popolazione, variamente graduata in termini di intensità;
per decenni dopo la guerra abbiamo avuto un 10 % di neofascisti, che hanno cercato goffamente ogni formula magica o gioco di prestigio per rimuovere gli aspetti più nefandi del regime e impianto culturale in cui sono rimasti intrappolati per orgoglio;
era circa un 10 % della popolazione che, fine anni 70, in qualche modo "tifava" per le BR e/o branche di fiancheggiatori e opzioni violente e radicali, quantunque impraticabili;
appena un po' meno i primi resistenti rifondaroli comunisti immediatamente dopo la svolta di Occhetto; probabilmente la stessa dei pentastellati duri e puri, degli anti-UE e di tutti gli altri contro, secondo pattern insiemistici che a volte coincidono, altre si intersecano in modo variabile.