bene, io sono d'accordo;
ma siamo ancora a "carissimo amico";
perché se, effettivamente, ognuno di noi ha un'idea di bene e male, le nostre idee differiscono o possono differire, spesso anche radicalmente;
se la quasi totalità delle persone convengono che rubare sia "male", il tuo ragionamento funziona; anche chi trasgredisca lo fa nella consapevolezza del male, che non vorrebbe essere vittima del furto;
ma se una tua idea di bene o male non è condivisa, e ciò in buona coscienza, allora non hai capito davvero nulla di quello che dice Kant, quando parla di legge morale interiore;
Kant, la definisce come imperativo "categorico", e cioè come consapevolezza della necessità di quel comportamento etico come legge universale;
segui il ragionamento con attenzione:
se io sostengo la libertà di autodeterminare un mio comportamento come legge, e cioè ritengo lecito e giusto che anche gli altri adottino quel comportamento nei miei confronti, per me quello non è "male", e questo in buona coscienza, anche se tu lo ritieni tale;
questo, solo per fare un esempio tra tanti, è ciò che concretamente avviene nel momento in cui sostieni che è Bene essere aperti alla Vita, ma una persona in perfetta buona coscienza ti risponde che questo non necessariamente vale per lei;
a questo punto, è inutile che tu sostenga che esistono bene e male; su questo, consapevoli o meno, siamo d'accordo tutti, persino Vega;
il tuo problema è dimostrare che "Bene" è il comportamento che perori tu, contro quello che in buona coscienza ritengono gli altri;
se mia moglie non mi vuole più, io penso che sia "bene" consentirle di lasciarmi e "male" ostacolare la sua volontà; tu, al contrario, sostieni, per tuoi insindacabili motivi di fede e dottrina e come bene prioritario l'indissolubilità del vincolo; ma devi essere consapevole che la mia non è una posizione immorale, che nascondo, come si trattasse di un furto, ma una scelta etica a tutti gli effetti, che può anche essere contraria al mio stesso desiderio, ma che sento come dovuta; è questo il postulato di Kant, che citi;
se ignori la circostanza dell'etica altrui, ti confini fuori da qualsiasi capacità di comprensione del mondo e dei suoi conflitti; magari è quello che vuoi e ti senti meglio così; niente te lo vieta, come niente ti vieterebbe di magnificare la Nutella come un alimento dietetico o la rosticciana come in piatto vegano.