a rigor di logica, almeno questa spiegazione avrebbe un senso; soprattutto se concepisci la Passione come una necessità che si deve compiere, e che richiede dei cattivi nel progetto;
mentre quella di un dio creatore presciente, il quale crea disobbedienti, sapendoli tali; poi, siccome è un pasticcione e non voleva, si fa figlio di se stesso per morire in croce e redimere coloro che ha inteso e condannato come peccatori, ti pare una cosa credibile ?
secondo me, non conviene giocare ai sofisti su queste contraddizioni; il risultato è rendere ridicolo il tutto; meglio accettare che le narrazioni bibliche sono parabole poetiche, e quindi accettare anche il lato fittizio di certe figure, come espediente narrativo d'epoca per semplificare per il volgo;
nel nostro tempo, di istruzione e riflessione, prendere sul serio la lettera, come fosse un teorema, non è un buon affare; lo dice pure Ratzinger, che non è un ateo dispettoso![]()