
Originariamente Scritto da
axeUgene
beh, no, perché il vegano ci riesce, per quanto possa dispiacermi rinunciare al capocollo;
più che voglio, quello che mi aspetterei da chi esibisca la frequentazione con lo spirito, e cioè precetti chiari, analoghi a quelli del vegano, per forza morale intrinseca;
non capisco:
chi si dica credente dovrebbe essere latore di messaggi forti e non negoziabili, laddove la politica che citi è questione di compromessi, per definizione;
finora, le uniche idee forti le esprime Cono, citando il Magistero della Chiesa;
peccato però che, alla richiesta di argomentarle in termini di pregio morale, si dilegui;
esempio: la Chiesa dice che il malato terminale non deve poter disporre del suo fine-vita; ma non mi spiega cosa avrei dovuto fare se mia madre malata mi avesse chiesto di portarla a morire in Svizzera, e il relativo perché morale, che riguarda tutti;
non me lo spiega Cono, e nemmeno tu, pur vantando una sensibilità spirituale e la frequentazione con la presenza divina;
il vegano è capace di spiegare cosa dovrei fare e perché;
ora, poiché le risposte divine, i perché morali, mancano, cosa resta ?