mah... sai, fede per fede, che ti cambia ?
io direi che il problema davvero serio è quello di cosa partorisce quella montagna: che mi dice di vincolante e inequivoco quel dio, tale da imporsi alla coscienza, anche quella del trasgressore ?
se io ti dico: non rubare, magari sei un ladro; ma sai che non vorresti essere derubato e pertanto condividi quel sentimento morale, che pure trasgredisci;
se ti dico non mangiare il vitellino, ché lo strappi alla mamma e soffre, puoi preferire il vitello tonnato e fregartene; ma sai che non vorresti essere il vitello, o che se ti si chiedesse di tirargli una chiodata in testa, probabilmente non lo mangeresti;
ma se ti dicono che due dello stesso sesso non devono potersi sposare, o che il malato terminale non deve poter disporre della propria vita, senza che questo impedisca a chiunque altro di fare diversamente, dove sta il contenuto morale, di bene pubblico ?
la cosa davvero curiosa e macroscopica è che tu, io e tanti altri, non avremmo alcuna difficoltà ad argomentare esplicitamente i nostri rispettivi principi morali: questo non si deve fare per questo e quest'altro motivo, perciò mi assumo la responsabilità di vietartelo;
mentre chi fa risalire la propria morale nientemeno che al dio creatore di ogni cosa e si adopera, o delega, per farla prevalere, nel momento in cui gli viene richiesto di argomentarla si dilegua, come se enunciare la morale di Dio fosse una cosa di cui si vergogna o di cui è reticente nell'affermare la giustizia;
è difficile immaginare una sconfessione peggiore, no ?