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Discussione: Questo è l'Inizio della Fine

  1. #1126
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    E infatti mica tutti gli ebrei erano e sono ricchi, neppure ai tempi di Hitler
    basterebbe guardare i filmati delle retate che puntigliosamente i nazisti realizzavano mentre invadevano Polonia e Unione Sovietica, ma anche gli stessi registri delle esecuzioni, come quello delle Fosse ardeatine, con le relative professioni; ancora quando ero ragazzino io a Roma, anni 70, andare a comprare un capo d'abbigliamento nei negozi del ghetto era sinonimo di bassissimo profilo, roba da poveri; in Germania è pieno di cognomi professionali diffusissimi, ma anche tipicamente ebraici, come Schumacher o Schuster - calzolaio - o Schneider - sarto - che testimoniano lo status di quel passato.
    c'� del lardo in Garfagnana

  2. #1127
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    basterebbe guardare i filmati delle retate che puntigliosamente i nazisti realizzavano mentre invadevano Polonia e Unione Sovietica, ma anche gli stessi registri delle esecuzioni, come quello delle Fosse ardeatine, con le relative professioni; ancora quando ero ragazzino io a Roma, anni 70, andare a comprare un capo d'abbigliamento nei negozi del ghetto era sinonimo di bassissimo profilo, roba da poveri; in Germania è pieno di cognomi professionali diffusissimi, ma anche tipicamente ebraici, come Schumacher o Schuster - calzolaio - o Schneider - sarto - che testimoniano lo status di quel passato.
    Mi ricordo la battuta di un film , il film no perché evidentemente non è memorabile

    Una ragazza conosce un giovane ebreo, si informa sulla sua vita, interessi, professione, domicilio e poi afferma: "ma l'unico ebreo povero l'ho conosciuto io?"

  3. #1128
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    Mi ricordo la battuta di un film , il film no perché evidentemente non è memorabile

    Una ragazza conosce un giovane ebreo, si informa sulla sua vita, interessi, professione, domicilio e poi afferma: "ma l'unico ebreo povero l'ho conosciuto io?"


    in effetti, sotto il profilo sociologico c'è un fondamento, e lo ritrovi identico nelle società miste protestanti/cattolici: dal 500, i protestanti nell'Europa del nord erano tenuti all'istruzione, per leggere le Scritture - come gli ebrei - mentre i preti "sconsigliavano" l'alfabetizzazione, proprio per non indurre all'eresia;
    con l'istruzione prestissimo è arrivata l'intraprendenza e il percorso di classe;
    in Inghilterra, fa molto chic avere nell'albero genealogico cognomi francofoni, perché fanno molto gentry, e in effetti lo sono; gli ugonotti fuggiti nell'isola per via delle persecuzioni cattoliche nel XVI° e XVII° secolo erano in genere commercianti o produttori di tessili alfabetizzati, e quindi partivano già con un lignaggio sociale superiore alla media;
    anche in Germania, i protestanti si sono affermati presto come ceto borghese e intraprendente nell'industria e nel commercio, per non parlare degli olandesi e del marcatore socio-religioso che ancora oggi si manifesta in Belgio, oppure nell'Irlanda del nord, coi protestanti "ricchi" e i cattolici "popolari"; stesso cleavage socio-economico negli USA degli stati di fondazione;

    la ricchezza borghese degli ebrei in quei paesi si colloca in quel tipo di evoluzione sociale che ne attraeva molti, mentre nel mondo arretrato dell'impero zarista restava solo una propensione all'istruzione; così, si è chiuso il cerchio magico, per cui, da un lato gli ebrei erano accusati di essere una massoneria di ricchi capitalisti, mentre dal lato orientale sfornavano tutti i leader comunisti, e quindi accusati di diffondere il virus bolscevico anti-capitalista
    c'� del lardo in Garfagnana

  4. #1129
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    In che senso?
    Un anziano in casa: se parcheggiarlo in una RSA o prendersene cura.
    Il terzo figlio: accoglierlo o abortirlo.
    Una crisi di Coppia: perdonarsi e continuare il cammino insieme o separarsi.

    E mille altre cose Laurina, mille altri aspetti che chiamano in causa la nostra Coscienza.
    amate i vostri nemici

  5. #1130
    Opinionista L'avatar di Vega
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    E che c'entra dio?
    Se si tratta di coscienza così come di etica, morale, cultura, educazione, leggi, può non essere necessario Dio.
    Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple

  6. #1131
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    va bene, ma il tu o papa - non io - dice: Dio perdona il non credente che obbedisce alla sua coscienza... preferisco un ateo che si comporta secondo giustizia ad un credente ipocrita, ecc...
    questo significa ammettere che è la coscienza al centro, e non "Dio", se funziona anche per chi non crede; ripeto: lo dice il papa, non io;

    nel tuo ragionamento, invece, il credere in un dio è un presupposto dirimente della virtù, laddove è evidente dalla storia che questo non è, visti i crimini commessi da chi crede, e addirittura con motivazioni direttamente religiose, persino tra gli stessi cristiani e per secoli;

    poi, ognuno creda a quel che gli pare, e viva la cosa nei rapporti con gli altri nel modo che vuole;
    personalmente, se io la pensassi come te sulle cose della società, avrei grandi difficoltà a spiegare come "divina" la dottrina di certi assetti sociali a fronte del GENUINO sentimento diffuso tra le persone su come la gente si dovrebbe amare, sulla famiglia, sulla capacità di autodeterminarsi e sulla moralità in genere;

    se un corpo importante dell'opinione fondata sulla dottrina religiosa si scandalizza e mobilita - come in effetti accade - contro l'"utero in affitto", quando la cosa riguarda gli omosessuali, ma non ha mai avuto nulla da ridire su altri orifizi di schiave prese in affitto da ordinari padri di famiglia, quotidianamente e a migliaia sulle nostre tangenziali non c'è nessun dio, ma solo un'ipocrisia schifosa;

    insistere su una morale sessuale come quella della dottrina in un mondo che avverte in perfetta buona fede l'inconsistenza morale di certe idee, è un modo per svilire Dio e il sacro, così come continuare a ricorrere alla fede come tratto identitario "politico" e civico, tipo i crocifissi nei luoghi istituzionali; di fatto, siamo al limite concettuale della bestemmia, del ricorso futile e vano al sacro;

    intanto, la gente diventa animalista vegana, perché il suo sentimento del sacro emerge molto più genuinamente nel rapporto con l'animale da compagnia, e il papa si incazza se la signora gli chiede di benedire "il suo bambino";

    grazie: se predichi il Vangelo dell'"ero straniero...", ma porti 700mila persone dalle parrocchie al Circo massimo contro le unioni civili, che in nulla danneggiano il tuo matrimonio, ma non a Lampedusa, perché la maggioranza di quelle persone non sacrificherebbe nemmeno una moneta per salvare quelli sui barconi, che credibilità ha quel dio che sventoli come una bandiera ?

    guarda che la gente, di tutte le fedi e colori, può essere molto opportunista, cinica, diffidente; ma non è scema.
    Dispiace veramente che uno come te, che scrive papiri incredibili spaziando dal Nepal ai vegani, confonda la Religione con gli estremismi e fondamentalismi, facendo di ogni erba un fascio....
    Rachele ha saputo spiegarlo molto meglio di me: noi ti stiamo parlando di Cristo, Axe. Di Parola di Dio, di Vangelo: sine glossa! Che è possibile (poiché ne abbiamo fatto esperienza) vivere il rapporto di coppia, il Matrimonio, l'Amore e la sessualità, alla luce della Parola di Dio. Ancora oggi, si, certo!

    https://www.avvenire.it/famiglia/pag...dndeBAY1B71Nb0
    Ultima modifica di conogelato; 01-02-2024 alle 09:24
    amate i vostri nemici

  7. #1132
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Proprio ieri, festa di San Giovanni Bosco, è uscito questo documento di Pastorale giovanile.

    "Il viaggio nella sfera affettiva e sessuale inizia attraverso una lettura della situazione attuale in cui il sesso è principalmente oggettivato, espresso ed esibito in modi che lo commercializzano, ostacolando lo sviluppo di relazioni autentiche. Ma quello che si osserva è che nelle pieghe profonde della carne c'è una solitudine emotiva, che è la mancanza di relazioni significative, e una solitudine sociale, cioè la mancanza di relazioni affiliative, che genera la sensazione di non essere accettati dagli altri, quando, in fondo, ciò che conta di più nell'esistenza è l'affetto e il riconoscimento.

    L'educazione alle relazioni è necessaria per restituire il valore dell'innamoramento, del romanticismo, della seduzione, dei riti di passaggio, della bellezza dei sentimenti espressi attraverso parole e gesti. Come educatori e come cristiani, non possiamo ignorare che l'affettività e la sessualità costituiscono uno dei nuclei strutturanti ed essenziali della personalità, una realtà luminosa dell'essere umano. Essa non si riduce a pochi momenti e comportamenti, ma, al contrario, costituisce la modalità globale di espressione della persona nel quadro delle sue relazioni con gli altri e con il mondo. Di conseguenza, vogliamo consegnare ai giovani una visione positiva dell'affettività e della sessualità, ma allo stesso tempo capire come questi due aspetti vengono vissuti nel mondo giovanile"

    https://www.avvenire.it/famiglia/pag...dndeBAY1B71Nb0
    Ultima modifica di conogelato; 01-02-2024 alle 09:26
    amate i vostri nemici

  8. #1133
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Dispiace veramente che uno come te, che scrive papiri incredibili spaziando dal Nepal ai vegani, confonda la Religione con gli estremismi e fondamentalismi, facendo di ogni erba un fascio....
    Rachele ha saputo spiegarlo molto meglio di me: noi ti stiamo parlando di Cristo, Axe. Di Parola di Dio, di Vangelo: sine glossa! Che è possibile (poiché ne abbiamo fatto esperienza) vivere il rapporto di coppia, il Matrimonio, l'Amore e la sessualità, alla luce della Parola di Dio. Ancora oggi, si, certo!
    tu guardi ai frutti ? pure io; se quel modello di famiglia viene respinto da chi vi è cresciuto, evidentemente è ritenuto poco felice;

    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Proprio ieri, festa di San Giovanni Bosco, è uscito questo documento di Pastorale giovanile.

    "Il viaggio nella sfera affettiva e sessuale inizia attraverso una lettura della situazione attuale in cui il sesso è principalmente oggettivato, espresso ed esibito in modi che lo commercializzano, ostacolando lo sviluppo di relazioni autentiche. Ma quello che si osserva è che nelle pieghe profonde della carne c'è una solitudine emotiva, che è la mancanza di relazioni significative, e una solitudine sociale, cioè la mancanza di relazioni affiliative, che genera la sensazione di non essere accettati dagli altri, quando, in fondo, ciò che conta di più nell'esistenza è l'affetto e il riconoscimento.
    guarda, fino a questo punto sono più che d'accordo; è dopo, nelle conseguenze, che invece dissento:

    L'educazione alle relazioni è necessaria per restituire il valore dell'innamoramento, del romanticismo, della seduzione, dei riti di passaggio, della bellezza dei sentimenti espressi attraverso parole e gesti. Come educatori e come cristiani, non possiamo ignorare che l'affettività e la sessualità costituiscono uno dei nuclei strutturanti ed essenziali della personalità...
    ora, io posso anche credere alla buona fede di chi aderisca a questo modello di pensiero;

    tuttavia, se andiamo ad osservare quello che si determina seguendolo, quello che si produce in effetti è il disastro che tu stesso osservi; concentrati sulla parola citata, "seduzione", che, posta in tutto il contesto, in effetti è davvero Satana; perché ? te lo spiego subito, e logicamente:

    se tu educhi alla sessualità subordinata all'"impegno" - mettiamo da parte il prima o dopo il matrimonio, che fa un po' ridere, vista la prasi diffusa e le tempistiche attuali - cosa succede ?
    succede che, nello schema tradizionale, una giovane donna si rifiuta, perché è disposta a "concedere" quella che diventa una virtù, la "purezza", solo in cambio di un impegno da parte del pretendente, concupiscente; cosa implica questo ?

    a) che la "purezza" diventa un pregio, una virtù; col che, chi abbia perduto quella virtù, nell'opinione di chi aderisca a questa morale, sia necessariamente e logicamente una persona svalutata; già questa concezione, per me è orribile, moralmente degradante per chi vi aderisca; ma ognuno pensi quel che vuole;

    b) la sessualità femminile non è un modo di relazione, ma viene reificata, diventa un oggetto di scambio; in effetti, io te la do se tu prometti di sposarmi; la prassi accessoria a questa mentalità, è che il "dono" oggetto di questo negozio, viene replicato ogni giorno migliaia di volte in tangenziale, per 50 euro date alla schiava nigeriana o slava, che fa delle cose che magari la moglie rifiuta; infatti, la prostituzione è da sempre l'accessorio necessario e mai abolito delle relazioni tradizionali, anche dove la stessa Chiesa è stata egemone al potere;

    c) il maschio concupiscente può aspirare a due cose:

    i) essere il protagonista di una gioia di quella ragazza e sentirsi gratificato da quel ruolo infungibile, che struttura la relazione in termini di complicità e libertà, col fine di quella gioia come cardine permanente; questo tipo di psicologia, però, pone un limite:
    un bravo ragazzo, beneducato all'idea che l'erba voglio non cresce nemmeno nel giardino dei re, ad uno stop della ragazza, fa tre passi indietro; prima di tutto, perché è educato al rispetto;

    in secondo luogo, se non si sente gratificato come agente di gioia spontanea, ma valutato come pretendente, sarà costretto a porsi in quel "negozio", magari pensando di poter essere una seconda o terza scelta, o che l'intimità con lui sia vissuta da quella ragazza come un "male necessario" in cambio di una promessa;

    se è lucido e presente a se stesso, dirà alla ragazza: mi piaci tanto, ho anche del sentimento per te, ma impegnarmi in queste circostanze emotivamente equivoche sarebbe criminale; parlo per esperienza

    poi c'è l'altro tipo di uomo, quello tradizionale che la dottrina cattolica spinge la donna a scegliere:

    ii) di fronte al rifiuto, quest'uomo non considera il valore di piacere o meno davvero a quella ragazza, essere sponda sella sua felicità; questo è irrilevante; si concentra esattamente sulla seduzione, e cioè fare di quella ragazza una preda, come don Giovanni;

    anche questo può essere un bravissimo ragazzo, beninteso;
    ma l'impresa gli confonde le idee facilmente; si esalta nella seduzione e magari promette, pure in buona fede; però, quel traguardo negoziato in quel modo, lascia lui e la futura moglie nell'"angolo cieco" proprio di quel "riconoscimento" che è citato nello scritto che riporti:

    se in una coppia il vincolo ha preceduto quella fase di intimità gratuita e spontanea dell'incontro sessuale - che va a creare uno spazio di complicità e intesa, libertà di esprimersi per come si è autenticamente, con le proprie pulsioni e difetti e reale conoscenza - quell'esigenza di gratuità e libertà prima o poi verrà fuori in entrambi, e sfascerà quella famiglia o la renderà terribilmente infelice e nevrotica, proprio perché è venuto meno quel riconoscimento delle qualità dell'altro in condizione di gratuità;

    tipicamente, il collega o la collega d'ufficio che ti desidera senza chiedere nulla in cambio, "ti riconosce", diventa un'irresistibile riferimento e fonte di quella gioia negata in origine, condizionata in quel negozio che è facilmente prostituzione nobilitata, coi suoi "doveri coniugali" codificati;

    e questo se quello è un brav'uomo; se non lo è, come spesso, diventa il padrone che minaccia la "cosa" divenuta sua, e a volte la uccide, se quella si vuol sottrarre, perché quell'unione è frutto di un negoziato, un oggetto che si è acquisito, pagando un prezzo col proprio impegno;

    guarda che questo non è un papello di teorie, ma esattamente la storia di quella famiglia tradizionale che ti piace tanto, e i motivi per cui nessuna persona giovane ci crede più e la vuole;

    siccome parrebbe che le unioni più stabili e felici siano tra persone mature e con esperienza, presenti a se stesse e con una vera capacità di distinguere e amministrare le proprie passioni, io credo che, volendo favorire famiglie felici, sarebbe più opportuno educare i ragazzi ad una sessualità agita e onesta, rispettosa, senza vincolarli precocemente a promesse o finzioni di amore imperituro, che l'esperienza dimostra più spesso fallaci;

    se insegni a guidare a tua figlia, non le dai un'auto sportiva sul Muraglione, ma le fai fare esperienza con la Panda, prima al parcheggio del Castellani e poi in strade tranquille, infine nel traffico e sulle provinciali;
    perché se non hai esperienza della potenza alla prima curva finisci nella corsia opposta, e bene che ti vada ti ritrovi il motociclista che si diverte sul parabrezza; i giovani devono imparare per esperienza cosa succede in una relazione sessuata con una persona che ti può piacere ma non essere adatta ad un'unione stabile;

    se proponi loro un modello che corrisponde alla vita dei contadini di un secolo fa, come in effetti fa ancora la Dottrina, se quelli ti seguono li disorienti e basta, e li metti a rischio; altrimenti fanno un gran pernacchione, a te e ai salesiani; ma in questo modo tu diventi un padre poco utile e molto incompreso, anche nella tua buona fede e nelle argomentazioni eventualmente sensate.
    Ultima modifica di axeUgene; 01-02-2024 alle 11:12
    c'� del lardo in Garfagnana

  9. #1134
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    E che c'entra dio?
    Se si tratta di coscienza così come di etica, morale, cultura, educazione, leggi, può non essere necessario Dio.
    "Se vuoi, osserverai la mia parola...."
    Siamo liberi, Laurina: Se crediamo in Dio, Egli diventa il fondamento, la base, di tutta la nostra Vita e di tutte le nostre scelte e decisioni: personali e sociali.
    Se non crediamo in Dio, decidiamo da soli ciò che è Bene e ciò che è Male, giusto e ingiusto eccetera. Esattamente come Adamo ed Eva, anche noi possiamo fidarci di Dio o percorrere i sentieri tortuosi e sconnessi della nostra volontà....

    "Non morirete affatto - disse il Serpente - anzi, diventerete simili a Dio, conoscendo il Bene e il Male...."
    amate i vostri nemici

  10. #1135
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    Se non crediamo in Dio, decidiamo da soli ciò che è Bene e ciò che è Male, giusto e ingiusto eccetera
    veramente - oltre a Paolo nella Romani: quelli che non hanno Legge e sono legge a se stessi, e i cui pensieri li scusano o li accusano.... - è il tuo stesso papa, coerentemente a Paolo, a smentirti:
    Dio perdona il non credente che obbedisce alla sua coscienza; riesci a capire il senso della frase ?

    vuol dire che, credenti o meno, secondo il papa stesso, come da Paolo, Dio iscrive comunque il sentimento del bene e del male in ognuno;

    pertanto, credere non è nemmeno sinonimo di maggior virtù, come ti ostini a pensare e scrivere, in barba alla dottrina della tua stessa chiesa;

    mi sa che il contenuto sostanziale del Concilio ancora ti sfugge.
    c'� del lardo in Garfagnana

  11. #1136
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    tu guardi ai frutti ? pure io; se quel modello di famiglia viene respinto da chi vi è cresciuto, evidentemente è ritenuto poco felice;


    guarda, fino a questo punto sono più che d'accordo; è dopo, nelle conseguenze, che invece dissento:


    ora, io posso anche credere alla buona fede di chi aderisca a questo modello di pensiero;

    tuttavia, se andiamo ad osservare quello che si determina seguendolo, quello che si produce in effetti è il disastro che tu stesso osservi
    Il disastro Axe è la nostra gioventù bruciata!!! È il disorientamento dei nostri ragazzi, la loro solitudine, le loro depressioni sempre più precoci, i loro suicidi apparentemente inspiegabili.....
    Arrivano a vent'anni e già hanno provato tutto! Capisci cosa voglio dire? Comprendi da cosa muove la riflessione della Chiesa? Dalla Realtà, amico mio. Dalla tragica Realtà dell'esistente. Nessuno cavalca un indistinto revanscismo familiare, voglio dire. Si tratta piuttosto di riappropriarsi del tempo, di riproporre ai nostri giovani modelli di Vita che possano essere gustati per gradi....per tappe...con più rispetto per l'indole e le peculiarità di ciascuno. Dove l'incontro con l'Altro non significhi ansia, prestazione, "provarsi" a vicenda. Ma semmai occasione di crescita, di curiosità, di cammino da percorrere in due, partendo ovviamente dal concetto che non si è soli. Che Dio c'è, che è presente e che dà la forza per vivere insieme, a piccoli sorsi, le gioie dell'Amore: dal primo incontro, all'amicizia, al mettersi insieme, al Fidanzamento e al Matrimonio. Passare dal fast love che tutto stritola e consuma, allo slow love, dove tutto si gusta e si assapora.
    amate i vostri nemici

  12. #1137
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    Il disastro Axe è la nostra gioventù bruciata!!! È il disorientamento dei nostri ragazzi, la loro solitudine, le loro depressioni sempre più precoci, i loro suicidi apparentemente inspiegabili.....
    Arrivano a vent'anni e già hanno provato tutto! Capisci cosa voglio dire? Comprendi da cosa muove la riflessione della Chiesa? Dalla Realtà, amico mio. Dalla tragica Realtà dell'esistente. Nessuno cavalca un indistinto revanscismo familiare, voglio dire. Si tratta piuttosto di riappropriarsi del tempo, di riproporre ai nostri giovani modelli di Vita che possano essere gustati per gradi....per tappe...con più rispetto per l'indole e le peculiarità di ciascuno. Dove l'incontro con l'Altro non significhi ansia, prestazione, "provarsi" a vicenda. Ma semmai occasione di crescita, di curiosità, di cammino da percorrere in due, partendo ovviamente dal concetto che non si è soli. Che Dio c'è, che è presente e che dà la forza per vivere insieme, a piccoli sorsi, le gioie dell'Amore: dal primo incontro, all'amicizia, al mettersi insieme, al Fidanzamento e al Matrimonio. Passare dal fast love che tutto stritola e consuma, allo slow love, dove tutto si gusta e si assapora.
    questa è una favoletta, a cui qualcuno può anche credere, per carità;

    la realtà della morale sessuale e della famiglia che riporti - e che capiscono tutti, chiaramente - è che si tratta di un combinato disposto che continua ad assegnare alle donne un ruolo subalterno;

    non prendiamoci in giro: tutti capiscono perfettamente che ragazzi e ragazze hanno gli stessi desideri;

    solo che in quel quadro morale della "purezza" come virtù, in realtà nessuno si preoccupa se il figlio maschio cambia fidanzata ogni sei mesi e tromba quanto gli pare; ma se lo stesso lo fa sua sorella, è ancora giudicata male;
    70 anni fa non esisteva la contraccezione, e la preoccupazione per le figlie femmine era in qualche modo comprensibile, un po' per tutti;

    ma il caso di Franca Viola è esattamente di 60 anni fa; quella ragazza fece notizia e scalpore perché rifiutò il "matrimonio riparatore" al suo stupratore; in quel paradiso di famiglia tradizionale che decanti era considerato normale che se un uomo voleva una donna, poteva farne la sua prigioniera stuprandola e sposandola; perché una ragazza non illibata non l'avrebbe più voluta nessuno, e il matrimonio riparava anche quello che allora era solo un reato contro il buon costume, e non una violenza sulla persona;

    ora, pensa a questo: una ragazza, che potrebbe avere l'età delle tue figlie:
    a) si sente ancora inquadrata in quella morale;

    b) le si affibbiano i famosi "carismi", che la pongono in una posizione di subalternità quanto ad autorevolezza;

    c) è giudicata in modo assai diverso se si comporta come suo fratello;

    d) constata che, magari con maggiori titoli e risultati nello studio, è penalizzata nel lavoro;

    e) vede che una parte cospicua di uomini si comporta ancora come padrona, al punto di uccidere;

    ora, secondo te, cosa possono rimuginare quelle ragazze - che potrebbero essere le tue figlie - di una morale e idea delle relazioni e della famiglia come quella che proponi ?
    secondo me, a lume di buon senso, solo rancore per essere ancora vittime di un'ingiustizia che grida vendetta; quelle vedono i "cuginetti" islamici coi loro veli e burqa, le guerre contro quel "provare" tutto che è la libertà di fare esperienza, e fanno 2 + 2, come è normale e ovvio;
    questa è la realtà;
    qui si esortano ragazze - perché quello è il punto; i maschi, faut de mieux, vanno in tangenziale - a non avere esperienze sessuali in un arco di tempo che va dai 15 anni ai 30, quando in media ci si sposa, se ciò avviene; e, assieme a questo, si condanna la contraccezione come peccato mortale;

    ovvio: la contraccezione è stato il primo passo per la libertà della donna di auto-determinarsi; nessuno ti può più confinare in un ruolo senza il ricatto della maternità;
    non sono mica sceme le ragazze, eh...

    secondo me, proprio nell'ottica di famiglie solide, è un gran bene che ci si "provi" e si faccia esperienza di come funziona una coppia; perché nel momento dell'incontro e della seduzione si dà il meglio e si nascondono difetti e inclinazioni sgradevoli, incompatibilità;

    se tu carichi dei 16enni o 20enni iper-ormonati delle responsabilità di impegno che in effetti oggi si maturano davvero dopo i 40, con l'esperienza di diverse parabole di coppia, li induci solo a mentire a se stessi e all'altro, fingere sentimenti dove ci sono al più pulsioni, e andare inevitabilmente a sbattere, come un neo-patentato con un'auto troppo potente su una provinciale piena di tornanti;

    quelli vedono la realtà, quello che hanno intorno, che raccontano amiche ed amici, le notizie di cronaca e, se ti va bene, pensano tu sia un brav'uomo di un secolo fa, parecchio rintricullito e prigioniero di una favoletta; ma se in effetti ti danno retta, finiscono per pagarla loro, con le loro vite imprudentemente sacrificate a qualcosa che non esiste, solo per quel desiderio di talebanismo "moderato" di esercitare un controllo sulla sessualità femminile; perché di questo si tratta, eh...
    c'� del lardo in Garfagnana

  13. #1138
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    "Se vuoi, osserverai la mia parola...."
    Siamo liberi, Laurina: Se crediamo in Dio, Egli diventa il fondamento, la base, di tutta la nostra Vita e di tutte le nostre scelte e decisioni: personali e sociali.
    Se non crediamo in Dio, decidiamo da soli ciò che è Bene e ciò che è Male, giusto e ingiusto eccetera. Esattamente come Adamo ed Eva, anche noi possiamo fidarci di Dio o percorrere i sentieri tortuosi e sconnessi della nostra volontà....

    "Non morirete affatto - disse il Serpente - anzi, diventerete simili a Dio, conoscendo il Bene e il Male...."
    Se dio esiste e se tutti lo conoscono. Le leggi divine vedrai che sono state scritte dagli uomini per gli uomini e a parte queste, anche fossero di dio, l'uomo ne ha create tante e tante per regolamentare la società. Per cui è un affare di coscienza e dio non è strattamente necessario.

    Quanto al libero arbitrio, se era presente e necessario dall'inizio della creazione umana, và da sè che la conoscenza del bene e del male doveva già esserci o comunque venire fuori per poter esercitare questa libertà.
    Se decanti la libertà ed il libero arbitrio, come dono e/o somiglianza con il creatore, ha poco senso parlare di una condizione privilegiata originaria di inconsapevolezza e purezza.
    Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple

  14. #1139
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    veramente - oltre a Paolo nella Romani: quelli che non hanno Legge e sono legge a se stessi, e i cui pensieri li scusano o li accusano.... - è il tuo stesso papa, coerentemente a Paolo, a smentirti:
    Dio perdona il non credente che obbedisce alla sua coscienza; riesci a capire il senso della frase ?

    vuol dire che, credenti o meno, secondo il papa stesso, come da Paolo, Dio iscrive comunque il sentimento del bene e del male in ognuno;

    pertanto, credere non è nemmeno sinonimo di maggior virtù, come ti ostini a pensare e scrivere, in barba alla dottrina della tua stessa chiesa;

    mi sa che il contenuto sostanziale del Concilio ancora ti sfugge.
    Dio è Padre: di tutti! Ama e perdona tutti, Axe. Forse rinnega e fulmina all'istante Adamo ed Eva? Eppure Egli propose (e propone a ognuno di noi) due strade, due sentieri, due percorsi di Vita: fare la Sua volontà o la nostra. Credere in Lui o credere al Maligno, che sempre ci inganna e ci istiga alla ribellione....
    amate i vostri nemici

  15. #1140
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    Se dio esiste e se tutti lo conoscono. Le leggi divine vedrai che sono state scritte dagli uomini per gli uomini e a parte queste, anche fossero di dio, l'uomo ne ha create tante e tante per regolamentare la società. Per cui è un affare di coscienza e dio non è strattamente necessario.

    Quanto al libero arbitrio, se era presente e necessario dall'inizio della creazione umana, và da sè che la conoscenza del bene e del male doveva già esserci o comunque venire fuori per poter esercitare questa libertà.
    Se decanti la libertà ed il libero arbitrio, come dono e/o somiglianza con il creatore, ha poco senso parlare di una condizione privilegiata originaria di inconsapevolezza e purezza.
    Ehilà! Molto molto bene qua, Laura: hai centrato perfettamente il punto, son contento: se davvero siamo fatti a Immagine di Dio, ne consegue che l'Uomo possiede, IN PECTORE, la capacità di distinguere il Bene e il Male. Dov'è e quand'è allora che subentra il dramma? Quando appunto vogliamo decidere e scegliere da soli. Prescindendo da Dio. Preferendo essere autonomi da Lui. Presumendo di saperne più di Lui....
    È questo e non altro, la causa di tutte le nostre sofferenze e di tutte le guerre, gli odii e le ingiustizie del mondo.
    amate i vostri nemici

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