veramente - oltre a Paolo nella Romani: quelli che non hanno Legge e sono legge a se stessi, e i cui pensieri li scusano o li accusano.... - è il tuo stesso papa, coerentemente a Paolo, a smentirti:
Dio perdona il non credente che obbedisce alla sua coscienza; riesci a capire il senso della frase ?
vuol dire che, credenti o meno, secondo il papa stesso, come da Paolo, Dio iscrive comunque il sentimento del bene e del male in ognuno;
pertanto, credere non è nemmeno sinonimo di maggior virtù, come ti ostini a pensare e scrivere, in barba alla dottrina della tua stessa chiesa;
mi sa che il contenuto sostanziale del Concilio ancora ti sfugge.