
Originariamente Scritto da
axeUgene
la cattività sono le circostanze nostre in cui ognuno si ritrova prigioniero; circostanze di passato, nevrosi, carattere, ecc...
sul resto, avevo soltanto ricapitolato dei meccanismi di riconoscimento, ma capisco che nel forum si leggono alla svelta cose che magari uno scrive male; cerco di spiegarmi:
ho convissuto 5 anni con una persona che aveva delle insicurezze, oltre che grandi pregi; un problema con la madre - mi capita spesso questa figurazione di figlie di padri gaudenti ed espansivi e madri problematiche - che è rimasta molto distante; sin da bambina rimproverava alla mia ex di essere frivola,
come la nonna-suocera;
la mia ex appariva svampita e frivola ma, per il mio carattere, a me non dava fastidio, anzi; io ci leggevo tratti importanti di rapporto col suo desiderio e col suo entusiasmo per la vita; e glielo dicevo, lei lo capiva anche a sentimento, si metteva a ridere, si sentiva compresa; in realtà poi in concreto era un carro armato sulle cose serie; ma su quei suoi "difetti" non la stressavo e, al contrario, glieli facevo vivere con leggerezza; non sentirsi giudicati male per un bisogno libera tanta energia creativa e dà fiducia; altre persone, né meglio, né peggio di me, sarebbero andate in manicomio per certe sue fisime, per sue gerarchie di valore o per il suo peculiare senso del tempo
a mia volta, io sono cresciuto con una pressione psicologica ad essere
il più piccolo, per diventare un simpatico e amabile personaggio di cui ci si aspettava sempre che si facesse i caxxi suoi e fondamentalmente inaffidabile;
con lei - e la sua famiglia - sono entrato in un sistema tutto nuovo di fiducia e considerazione estraneo a quello della mia famiglia, amici e ruoli, per tanti motivi che non sto a dire; e anche terminata la storia, sono stato parecchio meglio, per entrambi i risultati del tutto:
a) ho capito di essere stato un click della consapevolezza di certi talenti di lei, che è stata bene, meglio per questo;
b) a sua volta, lei ha fatto lo stesso con me, entrambi consapevoli e riconoscenti, perché queste cose escono fuori, se ci sono;
pertanto, tutta la pippa era per dire che verosimilmente la mia non è stata un'eccezione - anche perché in modi diversi si è ripetuta anche dopo - e che tutti abbiamo queste qualità e talenti per dare e ricevere, e stare meglio quando qualcuno ce li riconosce e sta meglio;
ho solo pensato che se ogni persona fosse consapevole del proprio talento di detonatore delle qualità altrui e pure di come quegli incontri possono fare lo stesso per noi, la vita di relazione potrebbe dare soddisfazioni che spesso restano un po' in un limbo;
il ragionamento convince ? bene ! è una cazzata ? pazienza
