Allora, da un lato capisco le remore di tua moglie. Io in passato per una situazione simile ho completamente chiuso i rapporti con una compagnia con cui uscivo. Avevo organizzato l'inaugurazione della casa, dopo essere andata a convivere, e alcuni di loro mi avevano chiesto se si poteva spostare perché alcuni di loro avrebbero festeggiato il compleanno di una del gruppo, e che sarebbe stata solo un cosa per pochi intimi, in quanto lei era in un periodo particolare. Poi scoprimmo che gli unici esclusi eravamo io e il mio compagno, e la mia migliore amica col suo. Io da lì tagliai i rapporti e smisi di frequentarli, perché non mi piace rincorrere la gente, e perché se mi escludi deliberatamente, evidentemente non apprezzi la mia compagnia, e quindi tanti saluti.
Ciò detto, all'epoca avevo 28 anni, oggi, a 42, avrei reagito diversamente. Ossia, con il dialogo. Però è qualcosa che dovrebbe gestire tua moglie. Reagisce così perché ha percepito delle circostanze di esclusione che le hanno giustamente dato fastidio, quindi ha deciso di prendere le distanze. Forse, se davvero questa è una sua cara amica, dovrebbe prenderla da parte e parlarle, chiederle il perché di certi comportamenti. Magari viene fuori che non c'è sotto nulla. In ogni caso, se è un'amicizia a cui tiene, il confronto è sempre la scelta migliore.
Diverso è se della persona ti importa poco. In quel caso, sticazzi, tanti saluti.