i libri lasciano il tempo che trovano, si sa; uno ha scritto questa roba:
Sei l'unico a potermi dare una risposta, e in effetti, ora che tutto è finito, la risposta l'hai data con la tua vita. Alle domande più importanti si finisce sempre per rispondere con l'intera esistenza.
Non ha importanza quello che si dice nel frattempo, in quali termini e con quali argomenti ci si difende. Alla fine, alla fine di tutto, è con i fatti della propria vita che si risponde agli interrogativi che il mondo ci rivolge con tanta insistenza. Essi sono:
Chi sei?...Cosa volevi veramente?...Cosa sapevi veramente?...A chi e a che cosa sei stato fedele o infedele?...Nei confronti di chi o di che cosa ti sei mostrato coraggioso o vile?...Sono queste le domande capitali. E ciascuno risponde come può, in modo sincero o mentendo, ma questo non ha molta importanza. Ciò che importa è che alla fine ciascuno risponde con tutta la propria vita.
(Sandor Marai, "Le braci", 1942)
Molto bello questo brano!
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .