
Originariamente Scritto da
axeUgene
il futuro non esiste; è una possibilità come un'altra; in alcuni casi più probabile, ma mai garantita;
come Nanni Moretti in Bianca, prima di avventarsi sul barattolone surreale di Nutella
il film parlava proprio di un ossessionato dal controllo che finisce per uccidere quelli che si lasciano;
boh.... certo che la narrazione del
E vissero per sempre felici e contenti è una bella fregatura;
ha senso ? se la intrattieni, direi di sì, qualche senso l'avrà pure;
se la domanda è retorica, dipende dal peso che dai a certe cose nel paniere "relazione"; certo, se si ragiona in termini di conseguimenti/finalità - è normale, mica mostruoso, benché una trappola - quell'impossibile dovrebbe essere un deterrente;
ma il calcolo astratto non fa i conti con l'imprevisto, sia sull'imponderabile futuro, sia su quello che le persone decidono; a me è capitato di essere improvvisamente disponibile a sconvolgere i miei programmi, come credo a moltissime persone;
poi, una cosa che ho già detto altrove: in una relazione fortunata vengono fuori qualità inattese che possono essere innescate da quella persona e in quelle circostanze e cambiarti di personalità e identità in un modo che ti piace, a prescindere da quanto dura la cosa;
magari con questo qui ad un certo punto realizzi che buona parte di ciò che ritenevi indispensabile e immutabile nella tua vita non è così scontato, che delle cose che temevi o ti angosciavano per qualche motivo non ti pesano più e sta cosa ti resta, anche se magari la storia finisce;
se si ragiona come mi pare di capire faccia la tua amica, col preventivo, queste cose molto probabilmente non accadono;
beninteso: chiudersi a tante cose può essere benissimo una scelta; si può essere stanchi, affranti, diffidenti, avere
il gatto, i quadri, un po' di soldi... che me ne faccio di un bambino portoricano rompicoglioni come te ? diceva Gena Rowlands in
Gloria;
però, e questo è solo a gusto mio, secondo me questo tipo di scelte finiscono per essere davvero gratificanti se uno ne fa un'arte estrema, come un gioco in cui si è attivi e sfrontati;
ma vissuto come strategia difensiva alla fine paga poco, ti spiega poco chi sei; una cosa che vedi nelle prove; magari non hai troppo il rimpianto per la cosa in sé, se hai elaborato che avrà un finale mesto e ravvicinato;
però probabilmente implica che non sei riuscita a trovare molto che valga in quella persona e questa è abbastanza una sconfitta esistenziale, per i miei criteri; ecco, questa in effetti è una sorte a cui sono sfuggito; nel senso che tutto il tempo, lungo o breve, dedicato ad ognuna non lo ritengo affatto
perso, anzi.