
Originariamente Scritto da
axeUgene
non ce la fai proprio a capire, eh..? lo capisco, perché sei iscritto in una tradizione in cui l'idea di libertà non è mai stata compresa, e che certamente non riguarda solo i cattolici praticanti, ma quasi tutti gli italiani;
la libertà è quella di scegliere come comportarsi senza conseguenze avverse; tu puoi scegliere se vere o no il vov, senza alcuna conseguenza o timore; sei libero;
ma se tu vieni giudicato per le tue azioni, queste non sono davvero libere, perché dal momento in cui le compi sei sub-iudice;
non solo: se quel giudice è onnisciente, la tua volontà risulta completamente compressa e annichilita, e con essa qualsiasi pretesa di virtù;
è onesto l'impiegato di banca che non si intasca le mazzette da 50 euro che ha in cassa ? forse, ma certamente non lo puoi giudicare tale per quel comportamento, visto che è consapevole che verrebbe individuato;
pertanto, un giudizio è sempre una forma di inibizione della libertà , non quell'esaltazione che dici;
la verità di una persona la puoi conoscere solo nel momento in cui quella si sente onnipotente e totalmente libera da qualsiasi vincolo o minaccia, concreta o meno.