dici ?
a me pare ci siano snodi psicologici su cui ci si arena sempre; mi colpisce perché non si tratta di niente di pruriginoso o che dovrebbe imbarazzare, ma piuttosto della narrazione di se stessi;
precisazione: mo' è capitato con efua, ma la cosa riguarda un po' tutti, o molti; mi rendo conto che certe cose possono in effetti turbare, nella misura in cui si va a smuovere un'architettura sensibile nel rapporto tra se stessi e gli altri, per come si è elaborato, magari con delle difese.
Mah, io ripeto, non ci vedo grandi turbamenti, ma solo voglia di cazzeggiare un po' e di non prendersi troppo sul serio. Cosa che per me è assolutamente essenziale.
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .