Due righe di spiegazione per chi si dovesse domandare il perché di tanta ostinazione per quella che appare una ripicca da bambino cocciuto (il non dire "si-no").
Non é una ripicca di bambino cocciuto.
Conogelato non é un bambino cocciuto, né in imbecille, né un incolto.
Al contrario, é un adulto maturo e capace. Colto, uomo di letture. Formato alla sua missione di "testimone". Tenace e perseverante. Furbo, direi, non privo di malizia (in senso buono: non farebbe male o torto a nessuno).
E allora, qual'é il motivo di questa ostinazione oscillante tra l'infantile ed il grottesco. E perché non la pianto, una buona volta?
Conogelato scrisse che per lui, Adamo era un personaggio storico che storicamente ha commesso, personalmente; "il peccato".
Non son riuscito a ritrovare il post. E non mi andava di perdere mezza giornata per farlo. Quindi, ho chiesto conferma.
E questo, per conogelato é un problema. Negare il cardine di tutta la sua ortodossia o dichiarare di credere nella storicità di "un signor Adamo", fisicamente e storicamente esistito. Difficile, per una persona matura, colta e intelligente.
Quindi, risponde citando altri. Senza maidire "Ed io ci credo senza riserve (o equivalente)".
E ripete...."tecnica del disco rotto", usata a sproposito.
E perché io non lo lascio nel suo imbarazzo?
Perché mente, insistendo nel dire di aver risposto alla domanda. Ed insiste, con mezzucci manipolatori da giocatoredelletrecarte.
Lo fa con la persona sbagliata.
Quindi, insisto a chiedergli un "si-no". Evangelico, manco a dirlo.
La discussione si intitola "Dare il nome alle cose". Questa si chiama: "Bambinata tra mocciosi testardi e capricciosi".
...mo' arriva Ultrix: 'na sculacciata, e via andare.
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