Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
in pura teoria, astratta; nei codici di comunicazione di una coppia certi gesti hanno un significato loro, che fatalmente sfugge all'esterno;
metti che noi stessimo insieme e andassimo a cena da tuo padre; io ho ordinariamente il diritto di vestirmi come mi pare; ma se mi presento col basco del "Che" con la stella rossa magari qualche appunto di opportunità avresti ragione di farmelo

ti pare una cosa da marziani che nelle coppie si verificano di continuo contestazioni trasversali di questo tipo agli stili di vita che il partner cerca di imporre o impone, magari in modi surrettizi, travestiti da buon senso, e che però erigono muri di gomma nella comunicazione del punto ?

non hai idea di quante migliaia di volte ho visto questo schema operare; qualche volta è capitato anche a me; non ci si arriva per cattiveria; magari con una personalità avvezza alla persuasione e al potere; però parecchi rancori si incancreniscono col cumulo di queste cose, quando ci sarebbe ancora modo di fare esprimere l'altro, se solo si avesse la lucidità di vedere un desiderio primario che viene soffocato.
A parte che se venissi a cena da mio padre con il basco del Che io te lo caldeggerei, perché il confronto mi divertirebbe assai, così come non ho paura di esibirgli i miei tatuaggi, che lui continuamente critica.
E comunque, quella sarebbe una cosa che coinvolge la coppia, ossia la cena a casa della mia famiglia.
Il mio ex aveva dei gusti pessimi in fatto di abbigliamento, roba che mi si rivoltava lo stomaco, ma alla fine, corpo suo, problemi suoi. Al massimo gli chiedevo di vestirsi più decentemente se doveva accompagnare me a qualche cena o altre occasioni un po' formali. Ma perché in quei casi la cosa coinvolgeva anche me. Come ho detto, la condivisione è giusta nelle decisioni che ricadono sulla coppia. Quello che riguarda il soggetto singolo, sono solo affari suoi.