Dark, dalla descrizione che hai fatto io non ho capito nulla della personalità di questo, a parte che ad un certo punto si è messa a fare il cretino con le altre, e nemmeno troppo di nascosto; forse voleva farsi scoprire;
se io ti descrivo R, ti parlo di una persona buona e molto generosa, affidabilissima e leale; archeologa, molto religiosa, aveva sviluppato una notevole capacità di comprensione di mie irresolutezze su cui cercava di spronarmi, e un forte attaccamento; figlia di divorziati, si sentiva in colpa di questo, schiacciata tra un padre simpatico e gaudente e una madre lamentosa e rimasta sola; un classico miopotevo fungere da detonatore di felicità, ma lei subiva un ricatto morale inconsapevole da sua madre, per cui quella felicità che si poteva permettere in effetti era una moderata infelicità;
col che, boicottava inconsapevolmente la relazione per generare tensioni che non la facessero sentire in colpa; in sostanza, mi stava chiedendo di essere un poco di buono per poter star bene, ma senza farsi carico del suo desiderio; quindi il corto circuito tra una valorizzazione, e il suo contrario; era gelosissima e si diceva sicura che l'avrei abbandonata; se fossi rimasto con lei, avrebbe pilotato l'equilibrio in modo da sentirsi moderatamente mal-maritata e accontentata, mentre io avevo la necessità di essere un motore di felicità;
comunque, una bellissima persona a cui sono grato per tante cose;
insomma, la descrizione di una personalità e di un tema di relazione dovrebbe un po' seguire una traccia di questo tipo, prima di tutto nella testa di chi ha vissuto la storia, no ?