In un altra discussione si é introdotto il tema della "solitudine"e come colpisca gli anziani, i "vecchi". Studi e servizi giornaltv a tuttandare sui "vecchi abbandonati".
Che io sappia, finora, nessuno studio ha esaminato la correlazione tra "solitudine" e "invecchiamento demografico". Probabilmente perché "invecchiamento demografico" é qualcosa di definibile e quantizzabile, mentre "solitudine" resta piuttosto vago e difficilmente parametrabile.
Ci sono due aspetti che penso rilevanti:
1) Le risorse (in senso lato) che la Società deve destinare ai "vecchi", e che quindi non puo' utilizzare altrove, sono in forte aumento,. Questo aumento non é proporzionale linearmente con l'età media, ma esponenziale (>1)
2) Il "valore" dell' anzianità, inteso come "memoria ed esperienza contruttiva" é in diminuzione, esponenziale anche essa, con esponente anche lui >1, ma negativo.
Tanto maggiore, quanto maggiore é l'evolueione tecnologica. Possiamo dire che il "valore", per la Società, dell'esperienza di un anziano é praticamente nullo.
E questi due aspetti danno luogo ad un probleme di cui "la solitudine" é solo un aspetto. E , forse, nemmeno il più importante. Salvo come "Segnale d'allerme".
Il "Sistema Umanità", col suo scopo primario di "Sopravvivenza del Genere Umano", é in crisi: spreca risorse.
"Spingere all'eternità individuale" é "Spingere alla distruzione del Genere".
Obbiettivo "Speranza di vita: 40 anni" come ai bei tempi pre-capitalistico-industriali?
Vassapé.