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Discussione: Parole, parole, parole

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  1. #1
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    difficile per me dire qualcosa di sensato; troppe variabili;

    probabilmente dark pensa un caso tipo, tra molti possibili;
    rdc integra il linguaggio del corpo, o magari le abitudini culturali, vedi il "ciao merdaiolo" della Titti a Tognazzi, ambiente fiorentino...

    si potrebbe parlare delle parole fuorvianti nelle promesse d'amore, o nel dono che evoca Cono a proposito della sessualità, e lì finiremmo dritti in bocca allo dimonio, cioè gente tipo Barthes, Eco...

    le parole e la loro articolazione hanno una capacità creatrice di schemi, percorsi che la retorica codifica; ci abituiamo agli schemi e finisce che spesso pensiamo automaticamente per quelle astrazioni come obbligate;

    boh.... tu a che pensavi, dark ?
    c'� del lardo in Garfagnana

  2. #2
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    difficile per me dire qualcosa di sensato; troppe variabili;

    probabilmente dark pensa un caso tipo, tra molti possibili;
    rdc integra il linguaggio del corpo, o magari le abitudini culturali, vedi il "ciao merdaiolo" della Titti a Tognazzi, ambiente fiorentino...

    si potrebbe parlare delle parole fuorvianti nelle promesse d'amore, o nel dono che evoca Cono a proposito della sessualità, e lì finiremmo dritti in bocca allo dimonio, cioè gente tipo Barthes, Eco...

    le parole e la loro articolazione hanno una capacità creatrice di schemi, percorsi che la retorica codifica; ci abituiamo agli schemi e finisce che spesso pensiamo automaticamente per quelle astrazioni come obbligate;

    boh.... tu a che pensavi, dark ?
    Io la facevo molto più semplice, Axe (stavo per chiamarti Cono... a proposito di parole dette a sproposito )
    Semplicemente mi chiedevo che valore date alle parole nella dialettica dei rapporti interpersonali.
    Banalizzando, penso ad esempio all'amico che ti dice "Sai che se hai bisogno io ci sono sempre" tranne poi che quando hai davvero bisogno sparisce.
    La gente ha spesso la tendenza a parlare giusto perché deve darsi un'importanza, o per qualche misterioso meccanismo che non conosco, tranne che poi i fatti smentiscono quello che dice.
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

    Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .

  3. #3
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da dark lady Visualizza Messaggio
    Io la facevo molto più semplice, Axe
    non era più semplice, ma una delle ipotesi, tra cui ci si può confondere

    Semplicemente mi chiedevo che valore date alle parole nella dialettica dei rapporti interpersonali.
    Banalizzando, penso ad esempio all'amico che ti dice "Sai che se hai bisogno io ci sono sempre" tranne poi che quando hai davvero bisogno sparisce.
    era il mio esempio delle promesse d'amore;

    però ho difficoltà a rispondere, per un motivo preciso:
    siccome sento tanto la questione del linguaggio, cioè provo profonda avversione per il sacrilegio dell'uso di parole eccessive, che per me è tipo bestemmia; poi c'ho messo il carico da undici di vivere in un luogo dove questa filosofia è, se non tutto, moltissimo;
    in Toscana se vuoi bene a qualcuno lo pigli a male parole e gli fai pochi sconti;

    detto questo, una volta scontata la questione si fa sempre in tempo ad essere fedifraghi;

    istintivamente, tendo a leggere molto tra le righe, lo faccio in automatico e sono piuttosto sensibile; per cui non credo mai alle parole nel senso di forma; già mentre uno parla o leggo quello che scrive sono già alla traduzione dei sottotitoli, tipo Woody Allen - chissà come sarà nuda, mentre diceva altro alla tipa al cocktail

    mi rendo pure conto che il più delle volte le persone capiscono quello che vogliono; più parli, più t'incarti; se l'amministratore di condominio fa lo stronzo, la vicina comincia a parlare di avvocati; io gli dico: meglio di no, e in genere è più efficace;

    comunque, in genere evito cose altisonanti o vaghe, non mi viene proprio; forse è pure un condizionamento della tecnica narrativa del far vedere per comunicare emozioni, invece di spiegarle a concetti, anche se non arrivo al punto di tirarlo fuori in pubblico per mostrare apprezzamento per una donna
    c'� del lardo in Garfagnana

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