Solo lo spirito può vedere lo spirito.
Ho usato il termine D.N.A. per significare quanto dello Spirito divino abbiamo ereditato.
Gli antichi scrittori senza saper nulla di D.N.A.definirono l’Uomo Immagine e Somiglianza di Dio.
Il D.N.A.che si studia in laboratorio ben conosciuto scientificamente per il corpo è solo un’immagine che nella mia incapacità attribuisco a quello divino.
Puoi intenderlo come una metafora come anche la rappresentazione di Dio come luce che squarcia le tenebre.
Certo non si tratta della luce studiata in fisica ma un altro aspetto spirituale della divinità che incide sull’uomo.
Come la luce materiale nel propagarsi diffonde quelle modulazioni di sé che sono i colori così la luce divina diffonde quelle modulazioni di sé che sono le nostre vite spirituali.
La luce divina non appiattisce né annulla ma risveglia la vita personale,si adatta alla nostra misura.
Il colore di un oggetto non è solo suo ma anche della luce così la vita che abbiamo è nostra ma anche di Dio come Luce.
Un particolare di un quadro da solo non dice niente ma è così necessario che,se tolto,rovina l’armonia del quadro.
La vita di molti sembra insignificante ma contribuisce a creare l’armonia dell’insieme dell’Umanità.
Lo scuro dà risalto al chiaro.
La luce di Dio ha bisogno talvolta della nostra meschinità perché nell’insieme ci sia una bellezza che solo Lui conosce.
Nessuno di noi ha la stessa misura di luce e quindi nessuno può misurare la fedeltà del prossimo sulla propria fedeltà.