Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
i punti esclamativi, interrogativi: uno, oppure tre


per il campo d'indagine delle materie psicologiche il livello fisiologico non è rilevante; sarebbe come chiedersi quanto è rilevante l'intelligenza di una persona sulla circostanza che quella scriva il Macbeth o i titoli de la "Verità"; magari Belpietro ha un QI Mensa più elevato di quello che sarebbe stato rilevato in Shakespeare, quindi ?


su questo funziona un controllo/riscontro incrociato della prassi; pure l'avvocato o il medico possono sbagliare, ma questo non inficia certo il grado di robustezza di una prassi consolidata;


non si sogna di meno, ci si ricorda meno dei sogni; ma tutte queste domande sono effettivamente prese in considerazione in stretta collaborazione col mondo medico;

tu hai un dubbio, che sarebbe legittimo ed eventualmente argomentabile, tu avessi idea di come funziona il tutto, che - pure soggetto a tante critiche - in effetti è un modello molto robusto sotto il profilo empirico;

parlare di superato e nuovo, nella fattispecie è una cazzata, come dire che le auto di oggi non hanno niente a che vedere con quelle di 130 anni fa, perché sono sofisticate, piene di elettronica, ecc... che è pure vero;
tuttavia, nella sostanza ancora oggi la più sofisticata delle auto ibride marcia perché si produce una combustione-pressione in cilindri dove alloggiano pistoni il cui movimento viene trasmesso alle ruote;

qualunque dato fisiologico non ti spiega perché nahui sogna di suo padre o sua sorelle, cose della sua vita emotiva anziché, che so, un cavalluccio marino o una porcellana giapponese random;

nel quadro analitico, che si occupa di come le pulsioni trovano espressione a fronte dei limiti morali, tutto ciò che è eccentrico, anomalo e apparentemente inspiegabile viene vagliato come possibile manifestazione di un tentativo psichico di evadere o rielaborare ciò che ordinariamente la psiche vigile censurerebbe, e che nel sonno riesce a censurare meno; ma non è che si attribuiscono simboli e feticci a caxxo, a partire da una tabellina;
se il contesto di un sogno presenta estremi congruenti al sistema conflittuale individuato - come nell'esempio del vigile che ti avevo fatto - allora quella modalità suggerisce all'analista elementi sensibili e utili a corroborare un'ipotesi che magari nella rappresentazione del paziente può essere occultata, vuoi per le troppe stratificazioni, oppure perché quel paziente è sofisticato, già consapevole dei meccanismi e in grado di manipolarli in una certa misura;
io qui devo essere troppo approssimativo e ti sto riferendo dolo di un 5% del tutto, ma non è che posso dilungarmi; sarebbero troppe le cose da sapere se non hai un minimo di frequentazione;

se tu avessi una minima idea della materia, anche decidendo di obiettare a priori, per partito preso, muoveresti osservazioni più sensate, ché volendo ci sono; ma fino ad ora obietti su una psicanalisi di tua invenzione, frutto di non so quali idee; probabilmente nessuna, se non a vanvera;

questo perché una persona della tua formazione dovrebbe avere il buon senso di ragionare analogicamente e quanto meno immaginare che una prassi tanto consolidata e popolare verosimilmente è stata ed è continuamente sottoposta ad un vaglio incrociato da parte delle discipline contigue e delle stesse correnti nell'ambito della professione, ed eventuali nodi critici sono noti.
Volevo dire in effetti la quantità di sogni ricordati.

La psicanalisi non studia la fisiologia del sonno ma sonno e sogno sono prodotti dell'attività del cervello e della fisiologia. La dopamina per esempio sembra abbia un ruolo nel ricordare di più o di meno i sogni, c'è una qualità-quantità del sonno e dei sogni in caso di stress o meno.

Sinceramente c'è da capire questa idea del sonno dove cadono i freni inibitori e visto che il sonno ed i sogni hanno vari scopi, non capisco questo focalizzarsi sul sogno come espressione di desideri, censure, conflitti interiori, infanzia che torna a galla coi desideri infantili. Che mi pare sia sempre un pò la vecchia idea della vita psichica durante il sonno.

Il tizio del sogno col vigile che fischia, in conflitto col padre, avrà avuto la sua quota di insofferenza, pensieri ed emozioni negative verso il genitore da sveglio? Più che possibile e probabile. Forse non c'è una vera censura o un'inconscio che bussa per farti capire quello che non riesci ad ammettere.

Io ti richiedo, se la quota di sogno che ricordiamo, deve essere utile all'individuo in una qualche modalità, a che cosa è servito fino ad oggi sognare e ricordare i sogni se non ne traiamo da soli un aiuto?
Perché se nell'ottica della psicanalisi si parla di sogni e simboli, significati e significanti, desideri, inconscio ed il resto, capisci che sognare, più quello che gli attribuisce il paziente nella narrazione da sveglio, associazioni ed emozioni, l'attività onirica avrebbe senso solo a partire dal momento in cui c'è chi ti dice il perché.

E poi resta tutto il problema di quello che non ricordiamo nel sonno e di tutta l'attività notturna, perché dare peso a quella Rem ed ai frammenti che ne restano.
Abbi pazienza se dubito di certe spiegazioni psicanalitiche sui sogni e la mente.