Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
tutto questo può essere una valutazione funzionale al tuo privato, e va benissimo;
ma se si parla di cultura diffusa, i modelli transitori di coppia di vario genere e libertà non si riproducono, o lo fanno in una misura che nemmen di lontano eguagli i patriarcali; per cui, tra 30 sei da capo e dodici, e potrai avere - se va bene - forme di patriarcato attenuato;

in altri termini, se poni la questione in termini di successo del modello di coppia vedi che quelli che hai descritto sono i tratti di una ristrettissima élite; e te lo conferma la storia, vecchia e recente; perché gli agiatissimi e dominanti hanno sempre potuto includere quote di desiderio e svincolo, riproducendosi; così i monarchi con le favorite e gli amanti, fino a vipponi di oggi che magari assecondano la monogamia romantica seriale; tanto gli alimenti non hanno problemi a pagarli, a maggior ragione se si sposano tra miliardari; in quel caso è parecchio più facile gestire desideri ed eventuali asimmetrie;

dall'altro capo del filo in Occidente ci stanno i precari, che vivono pure la coppia in modalità più lasche e magari coscienziose, ma figli ne fanno pochi, e magari rinviano solo l'estinzione di una generazione; in mezzo ci sono i patriarcali tipo Cono o gli egiziani del pianerottolo di sotto, che i figli li fanno; beh, è improbabile che qui figli optino per la coppia aperta o abbiano modelli di riferimento davvero alternativi, di cui non c'è traccia nella cultura diffusa; cioè, non ci sono, non c'è quella sensibilità diffusa;
perché, a vedere bene, quando anche i più disinvolti e moderni si mollano, le rispettive doléances vertono quasi sempre sulla mancata performance rispetto ad aspettative tradizionalissime; difficilmente una mi lascia se sono un patriarcale efficiente; ma facilmente lo fa se come aspirante Bowie o Cattelan non divento milionario; e, del pari, è raro che un Mario Rossi lasci la provider di lavaggio calzini, con tutti i casini che lo aspetterebbero;

pertanto, se io avessi una figlia che mi dice di voler lottare contro il patriarcato, le direi: sono d'accordo; ma preparati ad una serie di frustrazioni e valuta bene a livello personale il grado di svincolamento da quei modelli che puoi ritenere efficiente in base alle tue priorità, perché il successo di quella rivoluzione non è nemmeno all'orizzonte; se sei brava e fortunata a collocarti in un contesto ricco e competitivo, che premia la tua bravura, puoi in una certa misura sottrarti; altrimenti è necessaria estrema prudenza nel valutare i costi di una vita pulsionale.
Se uno dovesse misurare le proprie battaglie sulle possibilità di successo nell'immediato, non inizierebbero neppure.
Le rivoluzioni culturali possono richiedere l'impegno di intere generazioni. Ma da qualche parte bisogna pur cominciare. Si inizia sempre dai piccoli numeri.
Che poi io non credo che i figli dei vari Cono resteranno conservatori a lungo. I giovani sono molto più svegli di noi, ho fiducia nelle nuove generazioni (se escludiamo i modelli che ci propinano i social network).