“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
è banale nel momento in cui le aspettative di tutti si orientano in questo modo, saggio;
ma se uno evoluscia e quella cosa non piace, poi quei dispiaceri aggregati sono mal tollerati ed elaborati come fatto politico, con tutte le domande e le recriminazioni, che vengono esposte in base ai criteri "vecchi";
una di quelle manifestazioni evolutive di tutto ciò che è pattizio è la redazione di un contratto con prestazioni e corrispettivi; la tutela delle libertà individuali ha - correttamente - rimosso la maggior parte di quanto formalmente o consuetudinariamente assodato in precedenza, e fin qui ci siamo;
il rimosso alla base del tutto è che la discrasia tra il pattuito e l'atteso non è stata compensata, e questa constatazione dovrebbe essere incorporata nelle doléances alla base delle rivendicazioni; e non lo dico certo in ostilità a queste;
perciò, se l'aspettativa di una società gender-equa genera il fallimento demografico di questo modello, chi lo perori e non voglia rassegnarsi dovrebbe ragionevolmente porsi il problema;
se non sono in grado di sapere se la sella di lepre su letto di castagnaccio mi costerà 12 euro o 120 perché sul menu non figura il prezzo, posso essere indotto a sperimentare la ricetta a casa o rinunciare; è un buon affare per il ristoratore ?
c'� del lardo in Garfagnana
Tranquilla: ce la faccio a sollevarmi da solo dalle genuflessioni virtuali
capisco, ma in concreto l'aspettativa è che una socialità gender-equal risolva;
è stress, ma pure l'argomento; ché ci vuole niente ad essere fraintesi a dirla sempliciotta; cioè, passare per uno che appoggia rivendicazioni conesche;maro', pero' come scrivi astrusosticodifficile oggi: cattiva digestione/sonno?![]()
faccio un patto/figlio con una che poi mi lascia; chi divento ? chi diventa lei ? proprio in termini di agibilità sociale, esistenziale e - spesso - sopravvivenza;
nel modo suo, Cono pone la cosa dal punto di vista di chi - abituato ad un certo immaginario - si ritrova più fragile: il maschio; la donna, giustamente, dice: caxxi suoi !, soprattutto se si percepisce salda, capace del salto; ma si lascia indietro tutti e tutte quelle che non sono allenate, oltre che i cadaveri di chi ha tentato il salto ed è precipitato tra le due sponde della rupe;
mo', il problema di come uno si racconta di fronte ad una realtà dove il desiderio è stato fatto uscire dal recinto andrebbe posto, in qualche modo; ed è un problema di cultura, immaginazione in positum.
c'� del lardo in Garfagnana
ho lanciato l'amo diverse volte, ma non interessa, oppure richide uno sforzo eccessivo di immaginazione; e lo dico senza biasimo, eh... possibile anche un certo imbarazzo incombente, perché tracciare un identikit di partner che tiene in situazioni critiche smobilita tutta l'apparecchiatura interiore, anche di uno fico e ye-ye come me![]()
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