
Originariamente Scritto da
axeUgene
beh, mi dispiace veder confermato il pregiudizio per cui un cattolico non può essere un buon cittadino;
tu avessi un minimo di senso civico capiresti la differenza tra una tua personale predilezione e il bene "comune";
se un bene è davvero comune DEVI ESSERE IN GRADO DI FORMULARLO COME OBBLIGO, come per il rispetto di qualsiasi legge;
ma se non puoi obbligare le persone a far figli, né argomentare in quel senso, quel bene non è comune;
la cost parla della famiglia come società naturale, nel senso di spontanea, in contrapposizione proprio alla normativa fascista che tassata gli scapoli;
quando si arriva al dunque, tu non sei in grado di argomentare un obbligo, laddove se tu passi abitualmente col rosso io non ho alcuna difficoltà a sostenere che devi essere multato e, se recidivo, perdi la patente;
peraltro, l'unico intervento diretto sulla demografia che mi viene in mente è quello del tetto ad un figlio solo della Cina comunista; non un gran biglietto da visita;
ci sarà un motivo per cui da sempre la quasi totalità dei poteri nella storia ha rinunciato ad intervenire sulla procreazione, riservandosi di farlo successivamente, no ?
tu non persegui conoscenza, e la questione non ti sfiora;
ma, nel momento in cui argomenti una cosa come bene comune e non hai la forza di imporla come morale, immediatamente retrocedi quel precetto a tua personale preferenza e lo squalifichi, lo degradi;
infatti poi sei costretto a recitare il panegirico della libertà, ecc...
se il tuo vov è contro il bene comune, devo potertelo togliere, come in Arabia Saudita; ma se non posso, vuol dire che quello è solo un comportamento privato; l'istat fornisce dati, non fa morale pubblica;
questa, se sei capace, la puoi argomentare tu, il papa o chi ti pare, con tutti gli oneri.