
Originariamente Scritto da
Adalberto
Non è indifferenza, ma la statua che esponi comunica un messaggio chiaro, leggibile a diversi livelli (estetico, religioso, sentimentale ecc.) ma univoco: il messaggio trasmesso è così diretto che l’osservatore lo percepisce in maniera passiva. La statua comunica.
La Rondanini invece interroga.
L’osservatore si attiva, è stimolato a trovare un suo significato indipendente, un suo personale riscontro emotivo e razionale. Ciò avviene proprio grazie all’ambiguità dell’incompiuto: si slancia verso l’alto per elevare a nuova vita o si piega verso il basso affranta dal peso dell’inanimato?
in questo senso la statua può innescare risposte, come dire.. personalizzate.
Assimilo la Rondanini ai simboli arcaici di un certo peso che non hanno un senso univoco, ma evocano nell’osservatore un suo proprio sentire.
Anche se non sono addentro in queste cose, ho l’impressione che proprio in questo risieda il senso arcaico e l’alterità del sacro. Faccio riferimento anche al 3d di esterno Esterno ha pochi giorni fa ha ricordato Mircea Eliade e le sue famose ierofanie con un accenno, mi pare, anche alle caratteristiche di mistero tremendo e affascinate attribuite al numinoso da Rudolf Otto, ma quest’ultimo è protestante, vabbè.
Non conosco valori universali, al massimo dei sentimenti (che posso presumere) universali e che le diverse culture umane canonizzano e ritualizzano per tenere saldi i rispettivi sistemi sociali.
Ti auguro una lieta vacanza

a risentirci.