Pettegolezzo, maldicenza, gossip: “chiacchiere” inopportune o indiscrete nei confronti di altre persone.
Secondo il dizionario “Treccani” l’aggettivo pettegolo deriva da “peto”, per allusione all’incontinenza verbale delle persone pettegole, che con malizia o per “curiosità” informano, ”offrono” notizie riguardanti la vita o il comportamento di altre persone.
Il pettegolo o la pettegola deve soddisfare l’insopprimibile voglia di sbirciare e origliare nelle vite altrui, di guardare dal buco della serratura.
Ma perché il pettegolezzo, lo scambio di informazioni personali sugli assenti, è presente nelle società umane ? In un gruppo i giudizi informali sui comportamenti altrui sono considerati una forma di controllo sociale.
Uno studio recente, titolato: “Explaining the evolution of gossip”, basato su principi della teoria matematica dei giochi, suggerisce che la diffusione di informazioni sulla reputazione degli altri individui induca un numero maggiore di persone a condizionare il proprio comportamento alla reputazione altrui: ciascuno tende a comportarsi in modo più cooperativo nei confronti dei pettegoli al fine di migliorare la propria reputazione.
Le persone sono più propense a cooperare con chi diffonde il pettegolezzo, perché mirano a proteggersi evitando di cadere vittime delle dicerie.