Non si tratta di “dimenticanza” del ruolo educativo formato in un passato statico, che mal si adatta a una società in veloce trasformazione.
Suppongo invece che si sia attenuato lo sforzo collettivo di produzione, di elaborazione di un ruolo educativo più attento alla complessità dei fenomeni in atto.
Quando lo sguardo di costruzione di un futuro si fa più incerto, ecco che le ombre del passato appaiono più rassicuranti. E tu ci proponi proprio quelle.
Quanto al Recalcati non offre alcun approfondimento, è solo un link che richiede un abbonamento a La Stampa.
La spiegazione è così vaga che si adatta a qualsiasi angolazione di lettura.
Resta l’efficacia del titolo, che usi per produrre sensi di colpa. Infatti fede e colpa si nutrono a vicenda.